Dieta di gruppo

Salute & Benessere

Alimentazione e diabete

2020-08-12 17:40:58

Il diabete mellito di tipo 2 (DMT2) è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio (zucchero) nel sangue ( iperglicemia ). È dovuto a un’alterazione della quantità o delle funzioni dell’ insulina , un ormone prodotto dal pancreas che ha il compito di facilitare..

 il passaggio del glucosio presente nel sangue all’interno delle nostre cellule, utilizzato in seguito come fonte di energia.
Il diabete mellito di tipo 2 può predisporre a numerose complicanze cliniche, come:

  • danni agli occhi (retinopatia diabetica)
  • danni ai reni (nefropatia diabetica)
  • danni al cuore (coronaropatia)
  • intorpidimento e formicolio agli arti (neuropatia diabetica)
  • piede diabetico (ulcere ai piedi)
  • danni al sistema neurovegetativo (disfunzione erettile)

Inoltre, quando l’iperglicemia si associa ad altri due dei seguenti sintomi: ipertensione arteriosa, elevati livelli di trigliceridi nel sangue ( ipertrigliceridemia ), bassi livelli di colesterolo HDL e circonferenza addominale oltre la norma, si determina la sindrome metabolica, una condizione che aumenta il rischio cardiovascolare.
Questa malattia è di gran lunga la forma di diabete più frequente (interessa il 90% di tutti i casi di diabete) ed è tipico dell’ età adulta , soprattutto tra gli over 65, ma viene diagnosticata spesso anche in età adolescenziale. In Italia, le persone affette da diabete mellito di tipo 2 rappresentano circa il 5% della popolazione, cioè oltre 3 milioni di persone .


Alimentazione per diabete: quali cibi posso mangiare?

  • Verdura , sia cruda che cotta (proporzione 50/50), da consumare in porzioni abbondanti soprattutto per l’importante apporto di fibra , ma anche per il contenuto di vitamine , minerali e antiossidanti . Particolarmente consigliate le verdure a foglia verde come lattuga, spinaci, cavoli, cime di rapa, etc.
  • Pesce fresco o surgelato, da consumare non meno di due-tre volte a settimana .
  • Pasta, orzo, farro, riso, couscous, pane d’orzo, di segale ed altri carboidrati complessi integrali (es. pasta integrale, pane integrale, cracker integrali, fette biscottate integrali, etc.) perché aumentano gli apporti di fibra e riducono il picco glicemico. La cottura “al dente” riduce l’indice glicemico della pasta, cosi come consumare pasta fredda.
  • Legumi come ceci, fagioli, lenticchie, piselli, fave, etc., poiché sono un’importante fonte di proteine vegetali (sono perciò da mangiare come secondo e non come contorno). Seppur contengano una piccola percentuale di carboidrati, hanno un basso indice glicemico e sembrano ridurre il picco glicemico. Possono essere consumati una o due volte a settimana, anche in combinazione ai carboidrati per formare dei gustosi piatti unici 
  • Carne, sia rossa che bianca, da consumare non più di due volte a settimana, proveniente da tagli magri e privata del grasso visibile. Il pollame è da consumare senza la pelle, perché è la parte che contiene più grassi.
  • Affettati magri come prosciutto cotto, crudo, bresaola, speck, arrosto di tacchino e pollo privati del grasso visibile, da consumare una o due volte a settimana.
  • Latte e yogurt scremati o parzialmente scremati, in quanto sono alimenti con un basso indice glicemico.
  • Formaggi , da consumare due o tre volte a settimana come secondo piatto e non come fuori pasto. Si possono scegliere freschi (100 g) o stagionati (50 g) come il Grana Padano DOP, un formaggio che può essere consumato al posto di 100 g di carne o 2 uova. In alternativa, si possono consumare ogni giorno 2 cucchiai da cucina (20 g) di Grana Padano DOP grattugiato per insaporire primi o secondi piatti.
  • Spezie ed erbe aromatiche, alimenti con un basso indice glicemico che aiutano ad insaporire le preparazioni riducendo il consumo di sale.
  • Acqua preferibilmente oligominerale, almeno 2 L al giorno.
    In caso di sovrappeso od obesità si raccomanda il calo di peso , la regolarizzazione della circonferenza addominale (valori di circonferenza vita superiori a 94 cm nell'uomo e a 80 cm nella donna si associano a un rischio cardiovascolare “moderato”; valori superiori a 102 cm nell'uomo e a 88 cm nella donna sono associati invece a un rischio cardiovascolare “elevato”) e la riduzione della massa grassa.
  • Esempio di dieta per diabetici

    Chi soffre di diabete mellito di tipo 2 deve seguire i Piani Diagnostici e Terapeutici Assistenziali (PDTA) e la dieta prescritta dal diabetologo o dai dietisti dei centri ospedalieri specializzati.
    In generale, la dieta del diabetico prevede 5 pasti giornalieri con questa alimentazione tipo*:

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