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𝐉𝐨 𝐂𝐨𝐧𝐝𝐨𝐫 𝐩𝐞𝐫 Nutella - 𝐋'𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧'𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚
Dal 1957 al 1977 era molto popolare Carosello, la trasmissione televisiva che alle 21 di ogni giorno andò in onda per vent’anni, dal 1957 al 1977. Erano cinque brevi sketch pubblicitari firmati da grandi registi: due minuti di storia (in cui non si poteva citare il prodotto) con un «codino» pubblicitario di 30 secondi. Quelle réclame (come erano chiamate al tempo) mostrarono agli italiani il ben di dio che potevano comprare con la ricchezza conquistata.
𝐒𝐢𝐜𝐮𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐥 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐍𝐮𝐭𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐞𝐝𝐞𝐫𝐨 𝐮𝐧 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐭𝐨 𝐥𝐞 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐞 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐞 𝐭𝐯.
Il primo Carosello dell’azienda, nel 1967, fu affidato a un famoso regista televisivo: Sandro Bolchi.
Fu però un creativo esterno [alla Ferrero] a inventare, nel 1971, due eroi tv che contribuirono a consolidare la fama della Nutella: il Gigante Amico e Jo Condor. La serie di scketch andò in onda su Carosello fino al 1976. Chi era bambino allora non ha dimenticato i dialoghi dei protagonisti: «E che, c’ho scritto Jo Condor?», diceva il corvaccio «cattivo», un volatile dalla vista acuta e con un cappello rosso da pilota in testa. E il coretto cantava: «Gigante, pensaci tuuuu…», invocando l’aiuto del «buono» per salvare il villaggio terrorizzato.
𝑃𝑒𝑛𝑠𝑎𝑡𝑒 𝑣𝑒𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐ℎ𝑒, 𝑠𝑒 𝑙𝑎 𝐹𝑒𝑟𝑟𝑒𝑟𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑣𝑒𝑠𝑠𝑒 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑠𝑡𝑖𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑖𝑡𝑎̀, 𝑛𝑜𝑛 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑎𝑙 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑜 𝑐𝑜𝑖 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑖, 𝑠𝑓𝑟𝑢𝑡𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑙 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎, 𝑜𝑣𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑙𝑎 𝑇𝑉 (𝑛𝑜𝑛 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑛𝑑𝑜𝑠𝑖 𝑠𝑢𝑖 𝑚𝑜𝑑𝑖 "𝑡𝑟𝑎𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖"), 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑜𝑔𝑔𝑖 𝑒̀ #facebook 𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑒𝑡 𝑖𝑛 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑙𝑒, 𝑎𝑑 𝑜𝑔𝑔𝑖 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑠𝑢𝑐𝑐𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜?
Grazie pubblicità, perchè altrimenti "𝓒𝓱𝓮 𝓶𝓸𝓷𝓭𝓸 𝓼𝓪𝓻𝓮𝓫𝓫𝓮 𝓼𝓮𝓷𝔃𝓪 𝓝𝓾𝓽𝓮𝓵𝓵𝓪?"