Davide Mingarelli

L'invidia e il destino

2018-06-23 16:18:46

Un giorno, una donna si avventò contro la regina dell'Ade ancora ventenne trascinandola in modo maldestro dal Re di quell'impero: "Voglio il suo posto nella vita dichiarò con convinzione di giustizia strattonando la poveretta per un braccio." Non è giusto! Lei è più fortunata di me! Io sono qui da molto prima e voglio il suo posto! Me lo hanno promesso che mi sarei spostata da dove sono. Non era corretta quella sostituzione perché l'arrabbiata era serva ignorante e la fanciulla una scriba. Il Re, non conoscendo entrambe, si limitò a calmare la rabbia della donna che esternava ma non comprese il silenzio della regina perciò valutata l'ignoranza della serva diede ad entrambe un posto simile ma in punti diversi del palazzo affinché non avessero ad incontrarsi. La Fanciulla accettando il sacrificio disposto ingiustamente per lei dal re, chiese a Dio di donare a quella persona la grazia di comprendere il suo status perciò, l'altra si sostituì anch'essa divenendo vedova per destino. Sì, perché il destino della regina dell'Ade è quello di essere messaggera di salvezza nell'ultimo giorno prima del primo che è la resurrezione e di nascere come tutti, diventare moglie, madre ma conoscere la vedovanza, numerosi lutti ... ....e la fame tanto da condannarla davanti a Dio. La regina fu serva perché quella era l'originale condizione della prima. Arrivò il tempo e la donna raggiunta l'età destinata per la vedovanza della regina, fu vedova come Dio aveva deciso. Così, affranta, ella si recò in lacrime dal primo ministro dell'impero e chiese un atto di clemenza per il figlio rimasto orfano di padre. L'uomo potente, ebbe pietà e chiese alla fanciulla di abdicare il suo posto di scriba per favorire l'infelice e asciugare le lacrime a sua madre. Per la fanciulla quel posto significava il riscatto dalla condizione di servitù dopo avere tanto studiato. Malgrado ciò, non battè ciglio e pensando di essere vittima della condizione di illegittima senza padre mortale, fosse giusto chiedere a Dio di concedere a quel ragazzo l'altro suo dono. La prosperità, successo nelle imprese e ricchezza per colmare i suoi vuoti. Dio accolse la richiesta e rese l'orfano ricco e fortunato permettendogli di diventare ministro dell'impero a capo del palazzo dove gestiva le genti disposte per ruoli. La regina tornata nella posizione di serva, studiò alacremente per diventare erudita. Voleva conoscere il mondo ed essere saggia. Intanto convolò a nozze ed ebbe un figlio.... ...La sua gioia. L'orfano divenne ricco e potente amministrando e rubando le risorse economiche di quel regno. Trascorsero gli anni e la regina ormai scriba da lungo tempo, rimase vedova mentre era preso dai preparativi delle nozze. Conobbe una serva che passeggiava nel corridoio e se ne invaghì in pegno le concesse molti favori e un posto di scriba. All'uomo fu descritta da altri la condizione di disgrazia della regina. Così il fortunato ministro dimentico di essere figlio di una vedova considerò la possibilità di rubare a quella. Infatti, confidò alla moglie la sua intenzione ed ella domandò quel posto per la sua amica del cuore. "Non è giusto che quella scriba lavori. Non ha famiglia a palazzo e non ci dona nulla né ci rende altri guadagni da compromessi. Il coniuge invece pensava di barattare quel posto o farne commercio ma poi a vincere fu il sentimento. Bandì il posto da scriba e condannò la vedova." Tanto nessuno può difenderla si disse con coraggio e gli tolse, i denari appropriandosene, la casa e altro. Il ministro, sentiva forte e spalleggiato e mieteva vittime al suo passaggio. Rifiutava di assumere orfani e offendeva, rapinando e condannando nelle congiure non... ...solo le vedove. Un giorno, sua moglie sicura per la sua condizione volle vedere la vedova e gli dichiarò palesemente la decisione del marito. "Il mio sposo è un ministro è il tuo posto e non solo ha già disposto a chi consegnarlo. La mia ancella è la favorita e tu non hai diritto di stare." Il signore arricchito tornò dopo un periodo, e ancora insultandola gli rubò la dimora. La terza volta la fece condurre segue >>>

Davide Mingarelli

Strade

2018-06-23 16:10:00

Quante strade hai percorso Cuore mio! Strade tortuose o belle come viali, ma che non portavano da nessuna parte. E chissà quale strade avranno preso, dove si saranno fermati o persi quelli che promettevano di accompagnarmi. Ma tu guarda avanti Cuore mio, c'è ancora tanta strada da fare...

Davide Mingarelli

Dai che c'e la posso fare

2018-06-23 16:06:25

manca ancora un pò ma c'è la farò

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