Davide Amato
Gli asessuali, sono veramente tali? O sono persone che hanno subito un trauma emotivo, una forte delusione o non hanno mai affrontato una sfida naturale divenuta col tempo troppo grande? Il mancato interesse nei confronti del sesso è reale oppure è semplicemente una fuga dalla zona di comfort che ci porta a non esporre la nostra intimità, la nostra vulnerabilità, i nostri difetti fisici, estetici o le nostre fantasie? Ho pronte due risposte. Una è “Ecchenneso!”, l’altra è “esticazzi!”. Mi spiego meglio. Non posso parlare a nome di tutti gli asex (non smetterò mai di ripeterlo), sia perché non li conosco, non ho mai affrontato gli studi sull’argomento nè sono uno psicologo, sia perché è uno spettro così sfumato e mutevole che è davvero impossibile esaurire tutte le realtà con una sola risposta. Vi posso dire che, bazzicando sui forum, quasi mai mi è capitato di leggere di asex vergini. Anzi, molto spesso si tratta di persone anche in avanti con l’età che hanno dovuto attendere l’avvento di internet per trovare un luogo o più letteralmente un sito, in cui incontrare altri con una visione dell’intimità simile alla loro. Quindi direi che si può escludere che gli asessuali siano persone che hanno paura di farlo e che se solo ci provassero capirebbero di essere “sessualissimi”. Mi viene più difficile escludere che una persona possa rifiutare il sesso per via di un trauma, di un’esperienza negativa, anche prolungata nel tempo. Ma qui giungono preponderanti due considerazioni. La prima è la difficoltà di stabilire la causa e l’effetto (non piace il sesso perché lo si vive con disagio oppure lo si vive con disagio perché non piace?), l’altra è che, in fin dei conti, non importa. Cosa voglio dire? Voglio dire che se uno vi dicesse che gli fanno schifo le fragole, mai gli rispondereste “bah, secondo me hai semplicemente qualche trauma relativo alle fragole, magari per via di una brutta esperienza da bambino o un’associazione mentale stramba”. Il fatto che le fobie e le preferenze derivino da traumi ed esperienze pregresse cambia qualcosa? In fin dei conti no. Quindi, da qui in avanti partiamo da un assunto: se un adulto ha deciso di “rifiutare il sesso” (questo rifiuto vedremo che potrà avere tanti gradi e sfumature) e ha deciso di conviverci nonostante ciò comporti un pesante handicap sociale (vedremo anche questo), è inutile dibattere sul fatto che uno psicologo potrebbe fargli cambiare idea. Perché sono certo che con la giusta dose di psicologia e tortura possiamo arrivare tutti ad amare i cavoletti di Bruxelles e Justin Bieber. Quindi da ora quando si dirà che ad una persona le fa schifo baciare, è inutile starsi a domandare se ciò è dovuto a qualche kebab adolescenziale con troppa cipolla o un lucidalabbra alla candeggina: gli fa schifo e preferirebbe non farlo, ed essere forzato a farlo lo fa star male.
Davide Amato
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Davide Amato