Daniele Ventola

Founder Starter

#day707. Gli Ultimi.

2020-07-14 23:40:47

Siamo in procinto di tornare dal Kazakistan, dopo oltre due anni di vita ad esperienze in cammino. Adesso, spazio alla vita e al racconto. A partire dal giorno 24 luglio (aereo permettendo), partecipando alla premiazione del Circolo degli Inquieti a Paolo Rumiz e Banski a Finale Ligure.

Nostos, il ritorno

Camminavo lungo la strada del villaggio e per tutto il percorso solo il silenzio poteva comprendere il mio umore, era la sfilata degli ultimi.


Gli ultimi ululati che mi svegliavano la notte, a cui rispondevo con gli ultimi petardi che Unas mi regalo' a Rize in Turchia. Solo il silenzio poteva comprendere l'umore che agli "ultimi" si accompagna. Era il sole che bruciava gli angoli degli occhi, o le lacrime scendevano naturali? Impolverato e spettinato camminavo con gli Ultimi sulle spalle.


Albe e silenzio; Silenzio e Oriente; e le brulle e dorate colline di fine percorso dove ogni nuvola, ogni pietra, ogni animale a cui si riagganciava un'immagine lontana. E solo un albero, dalle grandi radici, sapeva ascoltare il silenzio narratore di ogni storia.


Avevo deciso di prendere la strada piu' lunga per arrivare alla capitale, Bishkek. Una strada che non esiste ma serpeggia sopra i colli con fiori belli e ricchi di spine. E sopra questi colli volavo, come l'aquila che guarda lontano.


Lontano volevo rimanere.


Brulle e dorate le mie colline gravide di serpenti, di folti alberi dalle piccole pesche gialle e uccelli turchesi dalla schiena bruna e la testa bionda. Un accostamento mai immaginato, ma la natura, e il cuore, hanno sempre ragione.


40 chilometri ed e' come quando si dice che alla morte gli istanti di un'intera vita ci passano davanti, incontrollati. Cosi', piccoli gesti, segreti di sguardi, i tanti the', i tanti brindisi, i giochi, i balli, le posate sulla tavola degli ospitanti, gli ezhan dai minareti turchi, le campane georgiane.


Questo avvicinarsi alla conclusione e' come una morte e tutti gli istanti arrivano.

Entrano dalle finestre, abbattono le porte della mia coscienza e senza bussare vi occupano gli spazi.


I ricordi che si presentano per associazioni. E anche ora, questa penna con la quale scrivo... la comprai a Khujand, in Tajikistan. L'inchiostro scarabocchia freneticamente queste pagine di diario che presi in una cartoleria nei vicoli di Baku:

<<Besh manat>> (cinque manat)

<<Sag ol>> (grazie)


Vividi questi istanti, anche i piu' anonimi, ma cosi' vivi che mi riportano indietro. Fantasmi.


28 chilometri e cammino su una strada impolverata, sembra me senza zaino e senza bastone. Mi somiglia ma e' piu' pettinata. Forse e' per questo che le due ragazze alle quali chiedevo informazioni sul percorso, scappano da me ma non dalla strada.


Eppure la donna dalle vesti gonfiate dal vento mi si e' avvicinata vedendo oltre la superficie viandante. Senza timori mi invita a bere del maksim (bevanda a base di grano) dalla sua famiglia. Cynar e' un angelo e la sua famiglia saranno gli ultimi ad adottarmi. Sono belli, tutti diversi, uno piu' libero dell'altro.


C'e' musica, ci sono bambini, ci sono mucche e cieli chiari in ognuno dei loro cuori. Janar, la figlia piu' grande ha una passione per i formaggi e, incredibilmente, dopo due anni di viaggio assaggio la mozzarella fatta con le loro mani dal latte delle giovani mucche.


Allora ricambio e cucino loro la pizza.


Con i bambini giochiamo a nascondino, come se ci conosciamo da anni, e mi emoziono nel osservare tutte le loro sfumature: c'e' il piccolo guerriero, il piccolo matematico, la piccola disegnatrice, il ballerino. Sono una famiglia numerosa e mi hanno fatto sentire le gioie di una casa.


Al mattino faccio un sogno.


Sogno di salutare con grande affetto una coppia di anziani. Bacio loro la fronte e le gote e mi incammino. Dopo poco trovo un sentiero che mi porta verso un tempio di marmo. Ci sono colonne alte e il pavimento freddo. Poi un demone taurino mi sfida in combattimento. Vinco.


Quando mi sveglio racconto a Cynar del sogno. Scrutandomi l'animo dice che ci sono due angeli accanto a me ed per questo non sono mai straniero in questo mondo.


Le ultime parole di un lungo viaggio verso Casa.


Li saluto e mi salutano come se non ci dovessimo abbandonare mai e dopo diverse ore di cammino la intravedo li'. Con le sue fabbriche e i fumi. I palazzi alti. E' Bishkek e un misto di sentimenti mi riempie, ma una leggerezza mi soffia dentro.


Stiamo per tornare.



Nel 2013 la Cina propose ai paesi euroasiatici due corridoi economici che collegano Oriente e Occidente, la BeltandRoad Initiative, conosciuti come Nuova Via della Seta. Percorrendo a piedi questa rotta ci rendiamoun ponte tra culture e mondi distanti per comprendere e accrescere tramite le differenze e usare i social network come collante globale. In alto lo spirito umano!


P.s. Novita' sui voli.

Come molti sanno avrei dovuto avere dei voli a fine giugno e inizio luglio, ma sono stati tutti cancellati. Ora, incrociando le dita, dovrei essere entrato in una lista per i rimpatri per il giorno 23 luglio. E lo spero, in modo tale da poter partecipare alla premiazione del Circolo degli Inquieti il 24 luglio insieme a Paolo Rumiz e Banski nella Fortezza di Castelfranco a Finale Ligure...


Non so neanche io come sono arrivato a essere premiato con questi due giganti, ma va bene cosi'!