Daniele Scamarcia

Top Founder Executive

Daniele Scamarcia

Top Founder Executive

Analisi DAX

2018-06-17 23:34:26

La forte salita che c’è stata giovedì in seguito ai dati prima positivi (si fa per dire) mercoledì dagli USA e dopo negativi giovedì dalla zona euro, hanno portato l’indice a tentare la rottura dei massimi raggiunti nelle ultime quattro settimane e precisamente il 22 maggio 2018. Rottura fallita in quanto il prezzo è stato respinto dopo aver toccato un livello coincidente con la parallela della forca di Andrews avente come vertice il massimo del 12 marzo 2018. A questo punto ci si aspetta che il prezzo possa ritornare in area 12800 prima, coincidente con il supporto del mezzo canale superiore della forca per poter poi proseguire fino in area 12600 appoggiandosi sulla trendline supportiva di medio periodo che parte dal 26 marzo 2018 e coincidente anche con un ritracciamento di Fibo pari al 38.2%. Livelli da tenere d’occhio in questa settimana sono 13000 che in caso di sua rottura al ribasso potrebbe portare il prezzo a livelli descritti prima e, 13210 che in caso di sua rottura al rialzo potrebbe portare il prezzo in area 13480 dove troverebbe resistenza data dalla linea di intervento della forca e in contemporanea - livelli molto vicini tra di loro - la trendline dinamica di lungo periodo che parte dal 24 giugno 2016. La rottura di questi ultimi livelli determinerebbe nuovi massimi assoluti ma per ora i miei studi mi dicono che non è il momento almeno per l’anno in corso. La candela inside formatasi nella giornata di venerdì che non ha nemmeno toccato il 50% di ritracciamento della seduta di giovedì, mostra un mercato in riflessione/indecisione. I tre discorsi di Mario Draghi di questa settimana incideranno sul cambio valutario EUR/USD che di riflesso porteranno a capire che direzione nel breve periodo l’indice vorrà prendere. Buon trading!

Daniele Scamarcia

Top Founder Executive

Analisi WTI CrudeOil - Petrolio -

2018-06-10 21:43:54

Dopo i minimi segnati nel gennaio 2016, periodo coincidente con l’inizio del rialzo di quasi tutto il comparto di materie prime, il petrolio ha iniziato una fase ciclica di rialzo molto importante che stando agli scenari geopolitici, macroeconomici e aspettative inflazionistiche al rialzo (il mercato obbligazionario ci sta già dando le prime avvisaglie) potrebbe portare l’oro nero a correre fino anche a 100$ al barile in un’ottica di medio lungo periodo. Per ora assistiamo nel breve periodo ad un ritracciamento fisiologico dovuto soprattutto ad una presa di profitti di alcuni investitori ma anche dovuto ad un rafforzamento temporaneo del Dollaro americano. Se però questo ritracciamento dovesse insistere creando nuovi minimi, allora è segno che il mercato ha deciso di prendere una lunga pausa prima di ripartire in direzione del suo naturale trend. L’indicatore MACD ci dice che una divergenza, tra gli ultimi due massimi di prezzo e l’indicatore stesso, c’era e ora il prezzo è andato ad appoggiarsi su una trendline supportiva di breve periodo che se rotta, convaliderà la persistenza della divergenza portando il prezzo su livelli succitati. Livelli da monitorare sono 63.87$ (la sua rottura al ribasso potrebbe portare il prezzo fino in area 54.60$ passando per 61.43$ e 59.11$) e 66.14$ (la sua rottura al rialzo potrebbe portare il prezzo fino in area 76.35$ passando per 69.28$ e 72.35$).

Daniele Scamarcia

Top Founder Executive

Analisi GOLD

2018-06-04 23:21:09

Prima analisi che posto e mi auguro sia di gradimento......Scenario dell'oro da qui ai prossimi 10 gg: è dal giorno 11 Aprile 2018 che l'oro è ingabbiato in un canale ribassista e non accenna a voler dare segni di ripresa anzi.....con la giornata del 04/06/2018 ha chiuso appoggiandosi per la quarta volta nelle ultime 3 settimane sulla trendline (verde chiaro) che parte dal minimo del 15/12/2016 passando per il minimo del 12/12/2017. Quindi un supporto abbastanza duro da rompere che se venisse rotto confermerebbe un ulteriore ribasso in area prima 1285$ e successivamente area 1275$ con un potenziale ulteriore ribasso da qui a metà luglio fino in area 1250/1260$. Al contrario se i prezzi dovessero rompere al rialzo il canale ribassista nel quale si trova, allora avremo un target potenziale di 1330$ sempre da qui a circa metà luglio. La posizione attuale è davvero decisiva e i livelli minimi di volatilità lo stanno confermando; un ribasso come detto prima farebbe segnare un minimo relativo davvero importante prossimo solo a quello registrato nel 15/12/2016 dal quale è poi ripartito facendo registrare nuovi massimi relativi. Lo scenario politico ed economico mondiale (USA ed UE in primis) e soprattutto le decisioni della FED determineranno movimenti importanti che analizzeremo nei prossimi giorni.