Daniele HtH Solieri

Salute & Benessere

5 BUONI MOTIVI PER SMETTERE DI STIRARE Non so tu, ma fin da piccoli siamo stati abituati a stirari o a veder stirare… poi è bastato qualche anno per cambiare idea, e abbiamo iniziato invece ad esultare non appena abbiamo avuto la possibilità di spegnerlo e riporlo: che sospiro di sollievo, ogni volta! Sappiamo che in passato lo stiro era un punto fondamentale per l’educazione di una ragazza: s’iniziava a scaldare i muscoli con le cose più semplici (fazzoletti, canovacci, tovaglie o qualche maglietta), per poi passare alle cose un pochino più complesse (abiti, pantaloni, gonne…), fino ad arrivare alle sfide con se stesse di fronte a quello che, storicamente, è l’incubo di chiunque prenda in mano il ferro da stiro (uomo o donna che sia!): le camicie. Se un tempo l’abilità nello stiro era un fattore importante, per cui erano necessarie ore e ore di devota applicazione, oggi i ritmi impongono inevitabilmente stili di vita differenti, portandoci ad investire altrove il nostro tempo e le nostre energie. Se un tempo eravamo maestre dello stiro, oggi lo siamo su altri due fronti distinti: o impariamo a fare lo stretto necessario, oppure si delega qualcun altro. Credo che anche a te, almeno una volta nella vita, sarà capitato di chiederti se sia davvero importante stirare! Possibile che al giorno d’oggi si debbano passare ore di tempo per annientare le tanto temute pile di bucato; che poi ti giri un attimo e la pila riprende a crescere… In realtà, lo stiro è uno dei peggiori lavori domestici, e lo è per diverse ragioni. Vediamone 5! Stirare è una grande perdita di tempo! Mediamente, una famiglia italiana dedica dalle 2 alle 5 ore a settimana allo stiro; ma non si contano quelle famiglie (e sono quelle più numerose) che invece sono costrette a stirare molte più ore. A prescindere da quante siano, è comunque tanto, tantissimo tempo prezioso che potrebbe essere dedicato a curare per esempio gli affetti o le proprie passioni! Tempus fugit, no? Stirare è pericoloso! Il ferro da stiro è un oggetto pesante e rovente, che può raggiungere temperature davvero molto alte (anche 200-250°). Non è un caso che l’incidente domestico più diffuso sia proprio l’ustione, e il ferro da stiro concorre indubbiamente in questo triste primato. Mi raccomando sempre di pensare ai bambini: non hanno il senso del pericolo e questo può rappresentare davvero un grande pericolo per loro, se rimane incustodito. Stirare fa male! Bastano un paio di ore per rendersene conto: d’altronde, muovere sull’asse per un certo tempo un peso di qualche chilo, mantenendo una postura forzata, causa inevitabilmente dolori fastidiosi alla schiena, al collo e alle articolazioni; non è da sottovalutare il fatto che si respirano anche le sostanze volatili che vengono vaporizzate con il calore stesso. Stirare è costoso! Il ferro da stiro è uno degli elettrodomestici che in assoluto consuma di più; i dati variano in base alla potenza del ferro stesso e alla fascia oraria durante la quale ci si mette all’opera per cui è difficile stabilire un dato che abbia valore assoluto. Se però affidi questo incarico a qualcuno che lo faccia per te, al consumo di energia devi aggiungere anche una media di 10-12 €/l’ora e che, moltiplicati per il numero di ore, a fine mese diventano una bella somma! Stirare è dannoso! Cresciamo con l’idea che stirare sia necessario: lavare, stendere, piegare, stirare, riporre; e poi da capo, senza interruzioni di sorta. In realtà però le alte temperature del ferro da stiro annullano tutto il lavoro che le sostanze umettanti hanno svolto per mantenere una buona lubrificazione delle fibre, compromettendone la qualità e la bellezza; non dimenticare che, in caso tu non abbia rimosso a dovere alcune macchie, con il ferro le vai a fissare per bene. Adesso hai dei motivi in più e una nuova consapevolezza per cambiare il passo!! House to House con i suoi prodotti può essere la tua soluzione: https://housetohouse.eu/incaricato/danielehthsolieri/

Daniele HtH Solieri

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COME PULIRE I COLLETTI DELLE CAMICIE Oggi vediamo insieme come pulire i colletti delle camicie. Con questi consigli, cercheremo di darti qualche indicazione per mantenerli perfetti e immacolati nel tempo. La camicia è il capo che non manca mai, nel nostro armadio. Tanto amata quanto detestata, ha sempre un unico imperativo: la perfezione. Ma come pulire i colletti delle camicie? Sono la parte più delicata, quella sottoposta a maggior usura e, allo stesso tempo, quella che contribuisce a dare carattere alla camicia stessa; ecco perché è di vitale importanza averne cura. Italiano, francese o Windsor collar, da cerimonia, button down o alla coreana… qualunque sia il genere di collo che costituisce la camicia, certamente esso identifica non tanto un’occasione quanto piuttosto uno stile preciso. Mantenerne la pulizia e l’ordine è quindi assolutamente fondamentale. E tu, di… che collo sei? Le cose che più comunemente rovinano i colletti sono il sudore e il sebo, oltre chiaramente ad agenti esterni come il trucco o la polvere; sia lo sfregamento da contatto con il collo sia azioni meccaniche piuttosto aggressive in fase di lavaggio, portano col tempo ad un’usura del tessuto e al conseguente sfilacciamento. Vediamo allora insieme come pulire i colletti delle camicie, senza fatica e senza usurarli. Che si tratti di una camicia da donna o da uomo, i procedimenti ovviamente non cambiano. Per rimuovere le macchie in situazioni di emergenza – a volte può capitare – si possono usare prodotti di facile reperibilità, che tutti abbiamo in casa: lo shampoo, neutro o per capelli grassi, o il bicarbonato si confermano delle buone soluzioni. Anzitutto devi inumidire leggermente la camicia con acqua fredda; poi applica un po’ di shampoo o di bicarbonato sulla zona macchiata, massaggiando delicatamente con una spazzolina affinché il prodotto entri in profondità; lascia agire per qualche minuto, poi procedi con il risciacquo e il normale lavaggio in lavatrice. In caso siano rimasti degli aloni, è fondamentale che tu non vada né ad asciugare la tua camicia in asciugatrice né a stirarla, poiché andresti in questo modo a fissare definitivamente la macchia sul tessuto, e ogni altro tentativo di rimozione risulterebbe poi molto difficoltoso; questo accade quando ci sono macchie particolarmente ostinate o “datate”: in tal caso, dovresti ripetere l’operazione di lavaggio, insistendo sulla macchia con un prodotto specifico. Quando le macchie sono scomparse e all’orizzonte non vedi più alcun alone, ecco che puoi procedere con la stiratura: la tua camicia è tornata a splendere, pronta per una nuova occasione. Abbiamo visto come pulire i colletti delle camicie sia un’operazione importante per far in modo che la nostra camicia sia sempre impeccabile e perfetta. Ma immagino che anche per te il tempo sia sempre tiranno, giusto? Se non vuoi improvvisare o rischiare di ripetere molte volte una stessa operazione, allora ti consiglio di affidarti sempre ad alleati speciali. Esistono? Certo che sì! House to House ha creato un prodotto specifico colli, polsini e sottomanica, adatto a pretrattare i colletti delle camicie (e non solo!). Tutto il successo che desideri, nella semplicità di un solo gesto: bastano pochi spruzzi per sciogliere, in modo naturale, anche le macchie più ostinate. E riportare ogni camicia al suo autentico splendore, pronta a rappresentarti nel migliore dei modi. Ricorda: la tua camicia ha tutta una vita davanti! Per avere maggiori informazioni sui nostri prodotti contattaci: https://housetohouse.eu/incaricato/danielehthsolieri/

Daniele HtH Solieri

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Il divano è simbolo per eccellenza del relax e delle ore dedicate allo svago. Ma come pulire i divani in tessuto? Come fare a preservarli e a mantenerli sempre belli, o rimuovere piuttosto delle brutte macchie? Abbiamo creato per voi una guida semplicissima! Per molte famiglie è il cuore di casa; rispecchia, per tipologia, forma e colore, la nostra identità e contribuisce a dare carattere alla stanza, lasciando un’impronta precisa e unica nello spazio che occupa. Le nostre nonne lo volevano inviolato (o quasi), convinte che questo gli avrebbe donato – come per magia – l’eternità; oggi invece il divano viene vissuto ogni santo giorno, ora dopo ora: briciole, macchie di cibo, bibite, segni di penne o pennarelli, impronte di scarpe o di manine vivaci… sono tutti segni inconfutabili del fatto che quel divano viene messo, costantemente, a dura prova. Il tuo, come se la passa? Cosa puoi fare affinché il suo fascino rimanga inalterato nel tempo? Vediamo insieme come pulire i divani in tessuto: vi diamo alcuni consigli pratici che ti permetteranno di averli sempre belli e puliti. A prova di nonna. La prima cosa da fare, almeno con frequenza settimanale, è quella di eliminare la polvere e ogni altro residuo come ad esempio briciole, capelli, peli di animali. Ti basterà passare l’aspirapolvere, usando l’apposita spazzolina per le sedute e per tutte le altre parti ampie e il beccuccio per quelle più nascoste e per le fessure (che sono in realtà le parti più sporche); questa prima forma di pulizia ti permetterà anche di mantenere un certo ordine sul divano stesso, poiché con l’occasione toglierai le cose lasciate lì alla rinfusa, e darai una vigorosa sprimacciata ai cuscini. Moltissimi divani sono sfoderabili e lavabili e questo ti facilita certamente le cose perché puoi dar loro una bella e salubre rinfrescata di tanto in tanto; in caso di dubbio, controlla sempre le etichette. Se il lavaggio in acqua è consentito, puoi utilizzare il programma delicati della tua lavatrice, ma mi raccomando: evita sempre temperature e centrifughe eccessive e scegli un detersivo per capi delicati. In caso ci siano macchie piccoline e tu non voglia lavare tutto il divano, puoi tamponarle con una spugnetta inumidita con acqua e sapone neutro, bagnando poi piano piano con la stessa spugnetta per sciacquare e lasciando infine asciugare. Per la rimozione degli acari, fastidiosi responsabili di molte allergie, puoi passare un panno umido su cui avrai versato poche gocce di olio di eucalipto; l’odore li infastidisce parecchio, aiutando a tenerli alla larga dal nostro divano. Certo, sfoderare e lavare a fondo i tessuti di rivestimento non è cosa che si compia con frequenza, anzi! Ma se vuoi solo rinfrescare il tuo divano ti consiglio di preparare una soluzione di acqua tiepida, poche gocce di succo di limone e bicarbonato e passarlo con uno panno. Bastano questi pochi, semplici gesti: insieme abbiamo visto come pulire i divani in tessuto, senza fatica e con risultati straordinari. Piccole chicche che ti permetteranno di avere il tuo divano bello e perfetto, giorno dopo giorno, nel tempo. Averne cura, sappiamo, è fondamentale. Perché sono tante le ore che vi trascorriamo noi e i nostri figli, perché magari ogni tanto diventa terreno di gioco anche dei nostri amici a quattro zampe, o perché è giusto che il biglietto da visita di casa nostra sia sempre in uno stato perfetto. Ecco che allora è molto importante dedicargli le giuste attenzioni. Non dimenticare mai un altro aspetto, assolutamente determinante: saper affiancare a queste cortezze gli strumenti giusti, può rappresentare la marcia in più; Hydra Professional di House to House, ad esempio, grazie a cicli di lavaggio specifici e ad un sistema di pulizia accurato, permette di lavare ogni cosa in poco tempo e senza alcun pensiero. Anche i rivestimenti del tuo divano; per contribuire a dargli quell’aura di eternità tanto cara alla nonna. Buon lavoro!! Per ulteriori domande e informazioni non esitare a contattarci: https://housetohouse.eu/incaricato/danielehthsolieri/

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