Daniele Berti

Psicologia & Relazioni

Daniele Berti

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Pillole di Felicità - martedì 5 Marzo

2019-03-05 08:26:12

Facciamo quasi 30.000 respiri al giorno. Senza un adeguato allenamento possiamo stare pochi secondi senza respirare e lo facciamo da pochi istanti dopo dopo essere nati.Siamo così abituati a respirare che lasciamo sempre che il respiro si respiri da solo.

La scienza del respiro: Pranayama

Forse sono più di 5.000 anni che in oriente si studia il respiro e i benefici che si possono ottenere imparando a praticare consapevolmente le quattro fasi che compongono questo atto.
Inspirazione per portare aria ai polmoni, alla quale segue l’apnea (la fase più o meno lunga durante la quale tratteniamo il respiro) seguita dall’espirazione con la quale espelliamo l’aria e una seconda apnea prima della nuova inspirazione.

Certo cinquemila anni fa nessuno aveva le sofisticate apparecchiature per comprendere come l’imparare a controllare il respiro offrisse un’infinità di benefici all’intero sistema corpo-mente.

Sta di fatto che le più moderne e sofisticate tecniche per imparare a respirare non sono altro che la fotocopia di quelle tecniche messe a punto migliaia di anni fa.

Ma veniamo al respiro, sul fatto che sia indispensabile per vivere non ci sono dubbi.

Quello che i più non sanno è che semplicemente imparando a respirare in modo consapevole ci possiamo cambiare la vita. Imparare a respirare significa semplicemente imparare a praticare le quattro fasi della respirazione, non in modo automatico, ma secondo modalità e tempi che decidiamo noi.

Perché il semplice imparare a respirare in modo consapevole ci possa cambiare la vita, oggi ce lo spiegano anche le scienze. E questo è vero oggi ancor più che 5.000 anni fa.
1) Oggi riteniamo normale essere sotto stress e così abbiamo una respirazione alta (clavicolare) e rapida. Risultato portiamo poco ossigeno nell’organismo, di conseguenza poco ossigeno al cervello che ha poca energia per lavorare. Del resto anche tutti gli altri organi hanno bisogno di ossigeno e se ne hanno poco prima iniziano a dare qualche fastidio e poi può pure essere che si ammalino.

2) sempre per il fatto di avere una respirazione clavicolare che fa respirare allargando la gabbia toracica il diaframma perde la sua elasticità e lavora sempre di meno. Il problema è che sul diaframma è innervata gran parte del nervo vago, il nervo che quando viene sollecitato attiva il sistema para-simpatico, quello che produce tutti i neurotrasmettitori del benessere e rigenera il sistema immunitario.

Anche tre soli respiri profondi fanno sentire un beneficio immediato.
L’inspirazione deve essere abbastanza rapida e il più profonda possibile in modo da far gonfiare bene la pancia. Prima di espirare è meglio trattenere per qualche secondo l’aria nei polmoni.
Dopo l’apnea l’espirazione deve essere la più profonda possibile così che, dopo un nuova breve apnea la nuova inspirazione sia possibilmente più profonda della precedente.

Se è la prima volta che fai una cosa del genere e vuoi proprio esagerare fai tre respirazioni profonde ogni mezz’ora.
Se il tuo organismo non è abituato, farne sei di seguito invece che solamente tre potrebbe anche farti girar la testa.

Ah stavo per dimenticare imparare ad impiegare il respiro, ti allena a vivere nel Qui & Ora, inoltre  un po’ alla volta ti aiuta anche ad usare le emozioni in modo costruttivo senza farti travolgere quando si presentano in modo impetuoso.
Così imparando a respirare ti alleni anche ad essere felice.

Buone respirazioni e felice giornata.