Correggere o no alla scuola Primaria?

Ma gli errori di ortografia dei bambini Disortografici devono essere corretti?

La risposta è una sola: sì, ma non vanno valutati❗️

Significa: in un dettato, il bambino disortografico sarà per forza in difficoltà.
A lui possiamo proporre una scheda fatta apposta, grazie alla quale, leggendo dal fondo, possa trovare almeno tre o quattro parole scritte male.
Lo valuteremo su questa abilità: trovare gli errori (pochi), in un testo già pronto.
Se, invece, il bambino scrive un testo di sua produzione, non valuteremo la correttezza ortografica, bensì il contenuto.
Tuttavia, segnaleremo gli errori con una matita o a penna blu o verde (il rosso dà l'effetto "campo di battaglia"), ma in basso gli scriveremo:
Correzione: ...con le parole corrette scritte dalla maestra.

È utile far scrivere le parole corrette più volte su un quaderno?

NO, è solo un esercizio faticoso e se ci fate caso, il bambino che riscrive, la prima o la seconda volta scrive correttamente e poi comincia di nuovo a sbagliare...

🤔 Ma QUANDO il bambino comincerà a fare meno errori?
Quando, con il tempo, vedrà sempre più spesso le parole scritte correttamente. Alcune parole sono ad "alta frequenza": mamma, casa, cane, papà, ad esempio ( e ce ne sono molte altre).
Molte diventeranno automatiche, altre no.
Anche le parole CAPRICCIOSE di solito si imparano bene, perché sono sempre le stesse e sono poche: taccuino, soqquadro, scuola, ecc...
Oppure ACQUA e i suoi derivati: anche queste sono parole che occupano un "cassetto" nella memoria molto preciso, e sono quindi più facili da ricordare, rispetto ad altre.

Ricordate sempre, tuttavia, che il bambino, pur facendo progressi costanti, rimarrà un bambino disortografico...

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