Il bradipo, un nuovo simbolo del contrabbando di animali esotici e dei “selfie con gli animali selvatici”.
Alcune creature in Amazzonia sono minacciate dalla crescente tendenza dei turisti alla ricerca dei “selfie con gli animali selvatici”.... Leggi l'articolo completo
Questo filmato mostra degli uomini che stanno disboscando illegalmente la foresta Peruviana, mentre un bradipo è avvinghiato alla cima di uno di questi alberi. Con l’abbattimento dell’albero, anche il bradipo finisce irrimediabilmente a terra. Gli uomini, afferrano il bradipo, fortunatamente ancora vivo, e lo mettono a testa in giù dentro un sacco nero.
Viene poi trasportato attraverso la foresta fino ad una barca, che dopo un lungo viaggio lungo il Rio delle Amazzoni arriva al porto di Iquitos, dove gli uomini venderanno il bradipo per 13 dollari ad un commerciante clandestino di fauna selvatica del Belén Market.
Fonte del video
Il video è stato girato ad agosto da World Animal Protection, organizzazione internazionale no profit, mettendo a nudo il drammatico viaggio di un animale dalla natura alla cattività. L’autore del video ha casualmente girato questa scena, mentre riprendeva “la giornata quotidiana” dei disboscatori di frodo del Perù. Sapeva già che i disboscatori sono responsabili nell’alimentare il commercio illegale di fauna selvatica, ma non avrebbe mai immaginato di diventare testimone oculare di una di queste catture.
Business dei selfie turistici
Ha affermato Neil D’Cruze del World Animal Protection: “Quando vengono portati via dal loro habitat è molto improbabile che li aspetti un lieto fine”. Non si sa effettivamente cosa ne è stato alla fine del bradipo, ma molto probabilmente è finito sul mercato illegale degli animali da compagnia o per il business dei selfie turistici.
Ha aggiunto D’Cruze: “A Puerto Alegría, in Perù, a oltre 300 chilometri di distanza rispetto al luogo dove è stato catturato il bradipo del video, mi sono imbattuta in 18 diverse specie di animali selvatici tenuti in cattività per consentire ai turisti di scattarsi una foto in loro compagnia.”
I selfie con gli animali sono diventati una tendenza negli ultimi anni, con un aumento dal 2014 a oggi del 292% del numero di immagini pubblicate su Instagram. Tuttavia, dietro le quinte, gli animali vengono tenuti in condizioni crudeli e molti sono morti subito dopo essere stati portati via dal loro habitat naturale.
Più del 40% delle immagini scattate sono quelle che vengono definite “cattivi selfie della natura”: foto che mostrano qualcuno che abbraccia, tiene o interagisce in modo inappropriato con un animale selvatico.
“È estremamente doloroso vedere gli animali rubati e utilizzati come oggetti fotografici da postare sui social media”, afferma il dott. Neil D’Cruze. ” La nostra revisione online di questo tipo di pratica in America Latina ha rilevato che oltre il 20% delle specie coinvolte è minacciata di estinzione e oltre il 60% è protetta dal diritto internazionale. ”
Steve McIvor, CEO di World Animal Protection, ha dichiarato: “La mania dei selfie della fauna selvatica è un fenomeno mondiale alimentato dai turisti, molti dei quali non sono consapevoli delle condizioni ripugnanti e del trattamento terribile che gli animali selvatici devono sopportare per fornire quella speciale foto ricordo”.
Sensibilizzare
“Si spera che questo video dimostri ad ogni turista in cerca di un selfie con un animale selvatico, bradipo, formichiere, tartaruga, pappagallo, serpente o caimano che sia, quanta sofferenza debbano sopportare queste creature prima di finire tra le braccia degli amanti degli animali” conclude D’Cruze.
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Da Cristian Barucca
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