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26 DICEMBRE      NATALE 2020 Dopo le abbuffate riattiva il tuo motore metabolico

2020-12-26 08:08:16

Mangiare fa parte delle soddisfazioni della vita e per non sentirmi in colpa io non spengo il mio bruciatore di calorie. Se anche tu vuoi provare con me ti do i miei consigli.

Che cosa significa abbuffate?

Quando mangi un pasto abbondante fino all’eccesso puoi considerarlo una vera e propria abbuffata. Può essere il pranzo di Natale, di un matrimonio o di altre occasioni, quando lo spazio nello stomaco (non solo per il dolce) lo trovi sempre. Ma oltre a queste cause che potrebbero essere definite sociali, ci sono quelle fisiologiche: hai finito allenamento, hai una fame esagerata e finisci con lo svuotare il frigo.
Oppure, ci sono motivazioni più nascoste, quelle psicologiche, legate alle emozioni (fame nervosa): sei depresso e una vaschetta di gelato sembra l’unica cosa che possa farti sentire gratificato. Ma appena la finisci, anche la sensazione di appagamento termina. E allora ti mangi qualche quadratino di cioccolato, senza una reale necessità se non quella di sentirti meglio.
Quando gli episodi di abbuffata diventano frequenti e collegati al fattore psicologico si può parlare di un disordine del comportamento alimentare, che non verrà trattato in questo articolo.

Insomma, le abbuffate sono ormai un vero e proprio sfogo della nostra società e il cibo assume, sempre di più, il ruolo di gratificare la persona.
Abbuffata di dolci: conseguenze

Super abbuffata serale, il giorno dopo ti pesi e vedi 2 kg in più sulla bilancia rispetto al solito. E in effetti anche allo specchio ti sembri più voluminoso, oltre alla sensazione di gonfiore. Arrivi subito alla conclusione di essere ingrassato. È davvero così?
In realtà, questo ragionamento è sbagliato e deriva dal comune errore del considerare “chili in più sulla bilancia = più grasso corporeo”. Il bello e il brutto della bilancia è che non dice nulla sulla composizione corporea. I chili sono dati dalla somma di grasso, muscolo, organi, acqua e, perché no, quantità di cibo accumulata nel canale digerente in attesa di essere digerita. Nel caso delle abbuffate, gli ultimi due sono quelli sostanzialmente interessati: i carboidrati (presenti nei dolci) richiamano acqua e più il pasto è abbondante più tempo stanzierà nel tubo digerente in attesa di essere assimilato. Il volume idrico è spesso il maggior responsabile dei cambiamenti di peso nel breve periodo. Infatti, è anche facile perdere 1 kg in un giorno (basta non bere): peso che non è di grasso bruciato ma di liquidi corporei in meno.
Tra le conseguenze nell’acuto, quindi, oltre al pesare un pochino di più, il mangiare molto in poco tempo lascia una sensazione di nausea e di sonnolenza, forse di senso di colpa e, si spera, di sazietà che ti farà avere meno fame il giorno dopo.
Quali conseguenze ci sono invece nel cronico?
Dipende! Se si tratta di uno sgarro occasionale a livello di composizione corporea non cambia molto se sai come gestirlo (vedi questo articolo)  ed ha ancora meno impatto se sei sportivo. Al contrario, più hai grasso più è facile accumularlo (mai una gioia).
Quando invece l’abbuffata di dolci diventa un’abitudine… C’è poco da fare: ingrassi! Accumuli moltissime calorie derivanti da alimenti ricchi di grassi e zuccheri che senza troppa difficoltà ti fanno arrivare ad un eccesso calorico e ad adipociti sempre più rimpinguati di acidi grassi stipati al suo interno.
Va bene essere costanti, ma non nell’eccedere con le calorie se vuoi restare normopeso, in salute o dimagrire.

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