Le funzioni svolte da questa molecola sono molteplici ma possiamo semplificarle dicendo che sono fondamentali per le regolari attività dell'organismo.
Agisce nel nostro corpo come solvente delle sostanze inorganiche e organiche, funziona da liquido termostatico con capacità termoregolatrici, consente lo svolgimento delle trasformazioni del nostro organismo e costituisce il reagente di molteplici reazioni.
Tante parole vero, ma solo per accennarti l'importanza che ha l'H2O!
Quante volte infatti hai sentito dire che sei fatto principalmente d'acqua? Certo poi ognuno dice la sua con numeri sparati a caso, come nemmeno alla cena di Natale in famiglia.
Personalmente ho anche sentito bocche sparare che il 90% del nostro corpo è costituito di acqua.
Praticamente delle meduse con la capacità di produrre suoni...
La verità è che la percentuale di acqua nel nostro corpo varia molto con l'età e le abitudini di vita, ma no non siamo animali planctonici come le meduse.
L’acqua rappresenta mediamente il 60% del peso corporeo nei maschi adulti e dal 50 al 55% nelle femmine...
ATTENZIONE!!! se sei una donna non leggere le prossime righe e passa oltre o ti prego non me ne volere!
La percentuale di acqua nelle donne è mediamente minore poiché sono caratterizzate da una maggiore percentuale di grasso corporeo rispetto ai maschi.
...scusate ma è scienza.
Un neonato invece arriva a circa il 75%.
Questa percentuale di acqua nell'organismo è in equilibrio dinamico regolato tra ingresso e uscita; direi che non è una cosa complicata da capire.
Questo controllo omeostatico esercita meccanismi che regolano prevalentemente l’escrezione e, secondariamente, stimolano l’assunzione provocando la sensazione di sete.
Esiste un rapporto molto forte tra assunzione giornaliera d’acqua e il mantenimento delle normali funzioni fisiche e cognitive.
Quanto bere dipende dall'età, dall’ambiente di vita, il tipo di lavoro, l'alimentazione e lo stile di vita.
in condizioni normali, lo stimolo della sete causato dai meccanismi di autoregolazione , compensa tutte le perdite dell’organismo che continuamente hanno luogo per effetto della sudorazione, respirazione, escrezione di urine e feci.
Tuttavia i bambini e gli anziani, sono maggiormente soggetti a disidratazione anche perché dimostrano una minore percezione nella sensazione di sete e nello stimolo naturale a bere, con il rischio di non bilanciare adeguatamente e tempestivamente le perdite di acqua.
Se aggiungiamo che lo stesso stimolo di bere, "parte" quando cominci a perdere liquidi capisci facilmente che è opportuno giocare di anticipo, assumendo costantemente un po' di acqua.
Bisogna quindi garantire all’organismo un’assunzione di acqua regolare ed in quantità adeguata per mantenere costantemente bilanciato l’equilibrio idrico e prevenire rischi di disidratazione.
La disidratazione, ha effetti seri sull’attività e sulle prestazioni fisiche dell’organismo. Nelle forme più lievi si modifica la termoregolazione ed è costante la forte esigenza di bere. Se non si provvede a ripristinare la condizione di equilibrio omeostatico si manifesteranno crampi, apatia, astenia, maggiore irritabilità. Forme più gravi provocano malessere generale, allucinazioni, colpi di calore ed effetti letali.
Tralasciando queste condizioni di carenza acuta, è importante comprendere che lo stato PERSISTENTE di disidratazione causa un significativo aumento di rischio di molte patologie, anche gravi.
La EFSA (European Food Safety Authority) ha di recente ridefinito i valori per le assunzioni di diversi nutrienti tra cui l’acqua, raccomandando la quantità che è necessaria assumere per godere di buona salute a seconda dell’età e del sesso.
I valori di riferimento considerano l’acqua assunta complessivamente sia mediante consumo diretto sia attraverso alimenti e bevande di ogni genere e in condizioni di temperature moderate e livelli di attività fisica medi.
Breve schemino riassuntivo! (finalmente...)
Bambini:
Età compresa tra 9-13 anni:
Adolescenti, adulti e anziani:
Come già detto, questi valori sono indicativi!
In condizioni di climi caldi e di attività fisiche intense, o altre condizioni che inducano disidratazione, i livelli di acqua da assumere possono variare sensibilmente. Ciò si verifica anche in condizioni di stress e disturbi gastro-enterici che determinino vomito e diarrea, come per la diarrea del lattante.
Se hai qualche domanda da farmi