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Storia & Antichità

Carcere Pisa: aumentano a 5 i positivi accertati al Covid 19, di cui 4 poliziotti penitenziari ed 1 medico.

2020-03-30 05:46:28

La situazione al penitenziario di Pisa degenera sempre di più. Da ieri sono iniziati i tamponi per gli agenti e il numero dei positivi aumenta in base agli esiti scaglionati che arrivano. Venerdì us, sono stati sottoposti a tampone: medici, infermieri e alcuni detenuti. Qual’è il risultato?

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Carcere, contagiati un medico e due poliziotti: uno è in ospedale Un interno del Don Bosco Almeno una cinquantinagli agenti in malattia con febbre. La denuncia del sindacato Ciisa:«Non rispettate le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro» Pietro Barghigiani 28 Marzo 2020 PISA. Una dottoressa dei servizi sanitari all’interno del carcere Don Bosco e due agenti della polizia penitenziaria sono risultati positivi al coronavirus. Per un agente, di 45 anni, è stato necessario il ricovero. Le sue condizioni sono stabili. Gli altri due contagiati sono seguiti a domicilio. Come conseguenze collaterali all’ingresso del virus nel carcere ci sono quasi una cinquantina di poliziotti con febbre e in malattia. Una situazione che rischia di innescare un effetto dominio capace di trasformare il Don Bosco in un fronte sanitario. Romeo Chierchia, segretario della Ciisa penitenziaria, denuncia i ritardi con cui è stata affrontata l’emergenza. «L’utilizzo improvviso dei dispositivi di protezione personali dal 21 marzo solo per gli operatori sanitari, ci aveva insospettito circa il fatto che l’area sanitaria Asl e la direzione fossero a conoscenza dell’esito del test della dottoressa, classe 1958, risultata positiva al Covid-19 – afferma –. Tenere nascosta una notizia per la tutela alla salute pubblica, è gravissimo, dal momento che non sono stati predisposte le misure previste dalla norma Covid-19. Per chi ha lavorato in stretto contatto deve essere messo in quarantena, provvedere alla sanificazione degli ambienti di lavoro. Intanto tutto è taciuto. Ma non c’è l’obbligo del datore di lavoro di predisporre tutte le misure necessarie a garantire l'integrità fisica e la personalità morale dei propri dipendenti?» Il sindacalista annuncia l’ipotesi di una denuncia per lesioni personali gravi/gravissime «aggravate dalla violazione delle norme antinfortunistiche qualora non siano state adottate le misure necessarie a prevenire il rischio di contagio dei lavoratori, cagionando la malattia o la morte del lavoratore». Gli agenti si ammalano con una frequenza ormai quotidiana. Dall’inizio della prossima settimana inizierà un controllo attraverso i tamponi per tutto il personale del Don Bosco. La Ciisa proclama lo stato di agitazione del personale di polizia penitenziaria non escludendo di arrivare allo “sciopero bianco” ad oltranza. «Un’altra cosa che non va bene sono i colloqui con l’accesso dei familiari dei detenuti – riprende il sindacalista –. Si permettono ingressi che in questo momento sono inopportuni». —

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#CiisaPenitenziari #Rivolta in #carcere, #muore un #detenuto. Molti feriti. La sommossa dei detenuti di oggi pomeriggio nel carcere di Modena ha avuto un primo risultato drammatico per i debitori dello Stato, un detenuto extracomunitario è morto nel corso del pomeriggio. Le cause sono ancora da accertare. Dopo l'irruzione dei reparti antisommossa, è stato allestito un’infermeria mobile, con una tenda gestita da medici e sanitari del 118 Modena Soccorso. Numerosi addetti e non, sono stati medicati, il bilancio dei feriti non è ancora chiaro. Domani ne sapremo di più. In italia su 61.000 detenuti, 20.000 sono stranieri. 08 marzo 2020 #modena #carcere #rivolta #carcere #modena #ciisapenitenziaria #ciisa

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