"GIUDA" di Claudio Bandello
Quale segreto veli
la tua nomea
lo rivelò lo tempo in fieri.
Tempo che a spirale
tutto riveli e sveli
è pur l'alterità che ti contemplo,
nel tuo divenire immortalato
oh terribile non-tempo.
Tu solo eletto al comprendonio
che la prigione nello corpo tuo
l'anima vive.
Anima abbondante e traboccante
dall'anteriore eterno l'universo tuo.
Tu solo eletto a consegnar
lo re, suo prediletto.
Tu solo sapendo cosa consta
l'estremo atto, non tradimento ma custodia.
Non fu per caso ricercato in tutta la colonia?!
Non fu la Roma e la Giudea a condannare lo figlio tuo?!
Tu fosti capro espiatorio ed olocausto,
crude sacrificio l'agnello lapidato,
da dodici tribù con sassi tu el' malcapitato.
Tra gli Abele
della storia per ultimo splendesti.
Mendace dato
dell'impiccagione tua,
ma consuetudine volle
da canovaccio quei talenti li prendesti
e sulla sponda in mare li gettasti.
Tu fosti l'primo dei fratelli
nessuno al posto tuo comprese l'atto
per consegnar lo re fosti l'eletto
el pane supersustanziale intingesti nello piatto
mentre il capo tuo el' posò sul petto.
Non fu mai tuo il deicidio ma l'impero
trafugò l'gioiello tutt'intiero.
Vespasiano vide
il suo sollievo e
nello telo tuo sentì lo magistero
cruento si versò sullo sentiero.
Mentre voi la fuga per l'Europa intraprendeste
tremando verso nuove terre andaste, e...
Maddalena dalla bocca tua sacerdotale
rese retta la realtà ed il matriarcale
ma dal fratello Giuda ch'è il più bello
una cosa ti rapì
lo spirito cruciale.
L'IO NESSUNO (2015) Idillio composto da Claudio Bandello.
Rendi me inviolabile, Odisseo!
Nel nome la tua essenza
ne hai di tutti in volto
dal ruolo la sua assenza
eppur la spada di Perseo.
Poseidone intralcia il tuo cammino,
Circe agisce la magia,
Polìfemo eterno tuttonòme
ingoiar ti vuole saturnino
mentre i Proci a lor ragione
l'profilo tuo é l'incarnagione.
Scippo cromosomico n'porta via
in grembo a Psiche
è salva l’anima mia.
Protetta dalla scorza
egida suprema e questa la sua forza.
Protetta come noce avvolta
la noesis e la potenza.
E' alieno da prospetti in patria sua.
L'esproprio de la madre e amante e sorella
anche su quella veglia Sofia.
Libre è uguale a un dio
senza volto e senza nome
la medusa non sfiorò lo sguardo mio.
Divampa e scalda e brucia e impazza,
con astuzia di serpente e di colomba la purezza
come un "dio nessuno" impavido.
Atena rende nota la chiarezza mai avido
rende retta la ragione nella brezza.
Attraverso dodici scuri
nello stridore attonito de li attriti del non.tempo
l'apollineo el' dionisiaco vi sorpresi...
l'io cosciente senza nome
cosmogonica tribù che brilla
al di là de l' orizzonti di materie
d'onni'spazioel'tempo.
Sii L’Oltre O E’ Schiavitù
Sai dirmi qualcosa che sia oltre?
Sai dirmi cosa senti nella veglia?
Lo so
desideri,
il desiderio un po ti spinge oltre
oltre il qui adesso
come fosse una medaglia,
ma anche lui ti lega
rende schiavi
reo confesso,
quand'è fissità,
anche lui ti lega
è schiavitù,
anche se lo neghi è iniquità.
Sai dirmi qualcosa che mi liberi?
Dall'idea che ho di te
dall'immagine di te.
Anche quella è fissità!
Cosa senti all'alba
nella veglia.
Oltre il sogno senti.
Mi senti?
Sai dirmi dell'idea che t’attanaglia?
Oltre la materia
oltre il corpo
oltre la carne,
sei sveglia?
Sai dirmi qualcosa che sia oltre?
Oltre me, oltre te, oltre l'ignavia.
Sai dirmi cos'è la meraviglia?
Oltre i talenti,
oltre il sogno,
oltre le stelle,
quando scorgi nella veglia
del giorno il suo profumo
che ti sveglia.
Sai essere oltre sta brodaglia?!
Sai vincere la schiavitù del sogno?
Te lo ricordi?
Quando ti svegli
primo pensiero...
Sei tu?
Sai dirmi se ti preme andare oltre?
oltre il sentiero,
sii l’oltre o è schiavitù?