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Rudolf Steiner - Egoismo e altruismo
"Rinunciare" alla propria individualità per la comunità non ha senso per la comunità stessa, che trarrà giovamento invece proprio dalla massima espressione dei valori di ciascuno al suo interno.
Egoismo
"E' stato spesso ripetuto proprio negli ultimi tempi che l'uomo deve sacrificare tutto per amore della comunità. Se ciò si verificasse nella pratica, suonerebbe in apparenza molto bene, ma condurrebbe a poco a poco al massimo intristimento della vita comunitaria stessa. Nulla infatti consolida di più la vita comunitaria quanto il poter sviluppare entro di essa e in ogni direzione la singola individualità umana, nel pieno significato della parola. Chi opina in senso contrario non tiene alcun conto dell'essenziale.
Chi si evolve a piena umanità, chi sa valorizzare l'individualità umana in ogni suo lato, grazie a tale sua evoluzione è spinto a dedicarsi quanto più gli è possibile alla vita comunitaria, e lo motiva già nel migliore dei modi quel che vi è in lui. Quel che si può sviluppare nell'uomo, se è ben guidato e indirizzato, non è assolutamente basato sull'egoismo. L'egoismo è generato nell'uomo da fuori, non da dentro, ed è spesso generato proprio dalla vita comunitaria; se ne tiene troppo poco conto nel trattare la questione sociale".
(Rudolf Steiner, 15 febbraio 1921, O.O. 328)
Credit: Stefano Freddo, che da anni propone una traduzione di questi concetti in un quadro applicativo ipotizzato da Niccolò Bellia e denominato "antropocrazia".
Chi fosse interessato ad approfondire il tema può seguire la pagina dedicata qui.
Per approfondire, un articolo di Stefano Freddo qui