Cinzia Giluni

Founder Starter

QUALCOSA DI ME

2019-04-29 13:29:57

PARTE 1

CHI SONO



Ho deciso di mettermi a nudo affinché la mia esperienza possa essere di aiuto ad altre donne.


Come ho scritto nella mia descrizione mi definisco una Fenice.

Posso aggiungere anche che mi paragono ad un fiore di loto


La mia vita è stata tutta una lotta a partire dalla mia nascita dopo la quale i medici in seguito ad una asfissia neonatale avevano prospettato ai miei genitori la possibilità che non ce l avrei fatta e se ce l avessi fatta molto probabilmente avrei riportato danni neurologici e/o motori cosa che non si è verificato.

La mia infanzia/adolescenza è stata difficile, mi ha piegata ma non mi ha spezzata.


Quando avevo undici anni la mia mamma si è ammalata, ha avuto una emorragia cerebrale in seguito alla quale è stata sottoposta a due interventi a distanza di una ventina di giorni l uno dall altro. Se dopo il primo intervento sembrava si stesse riprendendo, dopo il secondo è stata una lunga discesa. Mio padre mi portò a trovare mia madre solo dopo 4 mesi, periodo in cui lei già non riconosceva nessuno nemmeno me ovviamente. Mi trovai davanti una persona che non riconobbi nemmeno io, capelli rasati, piena di tubi, immobile in un letto, che non poteva parlare, quella persona non era la mia mamma e nella mia testa e nel mio cuore aumentò la consapevolezza che la mia mamma era morta è non sarebbe più tornata. Quando dopo poco più di sette mesi dal suo malore lei se ne andò per sempre per me fu solo l avverarsi di qualcosa che dentro di me avevo sempre saputo.


Se già questa fu decisamente una grossa ferita di cui ancora portò i  segni in seguito ne ebbi una ancora più profonda. 


Dopo qualche mese dalla morte di mia madre la persona che avrebbe dovuto proteggermi, sostenermi, fu quello che distrusse completamente la mia infanzia, la mia adolescenza, i miei sogni, in poche parole distrusse Cinzia, e lo fece nel peggior modo che ci possa essere. A distanza di poco tempo ho perso mia madre e mio padre. 


Mia madre la persi con la sua morte, mio padre con la mia, sì perché per ben sei anni fui vittima dei suoi abusi sessuali e psicologici che seppur non mi uccisero fisicamente ma lo fecero emotivamente, nell anima tanto che solo da qualche anno sono riuscita a ritrovarmi, a capire chi sono ma la cicatrice che mi ha lasciato è talmente profonda che ne porto ancora qualche strascico attraverso il panico, attraverso la scelta di un uomo sbagliato prima e poi quella di star sola.


In che senso uomo sbagliato?


 Ho sposato un uomo che nel periodo della mia rinascita mi ha tarpato le ali annullandomi prima psicologicamente, poi economicamente ed infine fisicamente fino all ultimo episodio di otto anni fa in cui ha tentato di strangolarmi davanti ai nostri figli. 


Da lì è iniziato un nuovo percorso fatto di azioni legali (denuncia, centro antiviolenza, casa rifugio, procedimento civile, procedimento penale, percorso psicologico) che mi hanno portato fino a dove sono ora, con una consapevolezza di me, di chi sono, di cosa voglio X me e per i miei figli. 


Certo il cammino è ancora pieno di difficoltà ma le affronto con uno spirito diverso e con una nuova consapevolezza