Cinzia Giluni

Founder Starter

❤ MUFFIN ❤

2019-07-04 10:18:23

CIAO CUCCIOLO

IL TUO ARRIVO

All'inizio di quest'anno in concomitanza con il nostro trasferimento io e Rosa ti abbiamo visto sperduto in mezzo alla strada in cerca di cibo e soprattutto di coccole. 


Io ho sempre amato i gatti, al punto da definirmi spesso un gatto. 

Come i gatti amo l'indipendenza, la libertà, amo le coccole ma se necessario tiro fuori le unghie.


Quando Rosa mi ha chiesto di portarti a casa da una parte lo desideravo tanto ma dall'altra temevo di non poterti dare le cure necessarie, perché noi a casa ci siamo pochissimo tra lavoro io e scuola e attività i ragazzi. 


Alla fine però ho ceduto alle sue insistanze perché intanto ho sempre desiderato anche io avere un gatto, poi ho pensato che per i ragazzi saresti stato una ottima terapia come quando ero adolescente lo era stata x me virgola e infine era chiaro che anche tu cercavi una famiglia. 


MASCHIO O FEMMINA

Inizialmente appena portato a casa ovviamente non eravamo pronti ad accoglierti, non avevamo nulla ma intanto ti abbiamo dato un Po di cibo e acqua che avevamo a casa.


La prima domanda che ci siamo poste io e Rosa ovviamente era se eri un maschietto o una femminuccia ed entrambe eravamo convinte tu fossi una femminuccia e così visto il tuo colore e visto che eri dolcissimo abbiamo deciso di chiamarti BRIOCHE.


Era chiaro che dovevi essere controllato, visitato, e comunque avevamo bisogno di sapere quello di cui avevi bisogno e così ti abbiamo portato dalla veterinaria. 


Lei quando ti ha visto ha detto che avevi circa quattro mesi e che eri......Un bel maschietto!!!!


Io e Rosa ci guardiamo e guardiamo la veterinaria e facciamo presente che eravamo convinte tu fossi una femminuccia ma la veterinaria conferma che eri un bel maschietto e così in quattro e quattr'otto abbiamo dovuto trovarti un nuovo nome cercando di rimanere in tema dolci ed ecco la scelta di MUFFIN



CI HAI CAMBIATO LA VITA

Nel periodo che sei stato con noi ci hai decisamente cambiato la vita, ogni volta che tornavamo a casa avevamo qualcuno da accudire e soprattutto coccolare, eri un giocherellone, era bello sentire le tue fusa, certo la mattina ci svegliavi prestissimo perché volevi uscire ma quanto era bello dormire con te sul letto


Il primo pensiero dei ragazzi tornando a casa eri sempre tu, x Rosa eri diventato il cucciolo da accudire, era lei che in primis si prendeva cura di te e con quanto amore lo faceva!!!!


DECISAMENTE UN CACCIATORE

Un giorno ricevo una telefonata disperata da Rosa che mi mette al corrente di quello che avevi combinato, avevi ucciso il piccolo criceto di Brandon.


Non riuscivo a capure come tu avessi potuto fare, ma tornando a casa tutto è stato abbastanza chiaro, la scena che mi sono trovata davanti era decisamente da film horror e x Rosa è stato decisamente un trauma.


Nei giorni a seguire la tua indole da cacciatore è uscita fuori, quante prede hai portato a casa tra passerotti e lucertole, x Rosa ogni volta era un trauma e una sofferenza e si arrabbiava con te.


Ho dovuto spiegarle con calma che da gatto quale eri eri un predatore e il fatto che ce li portavi erae un segno che consideravi la nostra casa la tua casa e noi in qualche modo la tua famiglia e quei "trofei" che ci portavi ne erano il segno.


Certo x Rosa era una grossa fatica accettare questa cosa perché è tremendamente sensibile ma si è sforzata ogni volta di non riprenderti ma di farti le coccole in segno di accettazione di quei trofei.


I TUOI ULTIMI GIORNI

Qualche giorno prima del mio ricovero avevi perso la voglia di uscire, prima non passava un attimo in cui non chiedevi di farlo, chissà se già non stavi male, io avevo solo pensato che preferissi stare in casa come noi visto il gran caldo.


Io poi mi sono sentita male e sono finita in ospedale, Rosa x non lasciarti a casa da solo visto che a me ci voleva sicuramente tempo e i ragazzi non c erano ti ha portato con se dalla sua amica ma tu probabilmente ti sei sentito spaesato, in una casa nuova, solo e senza di noi, x due gg non hai ne mangiato ne bevuto e ti sarai sicuramente disidratato.


Rosa alla fine ti ha portato a casa sperando ti riprendesse, avevi ricominciato a bere un pochino e iniziavi a fare qualche passo ma Rosa non poteva stare lì con te e così ieri quando è tornsta a casa ti ha trovato senza vita ai piedi del mio letto. 


Probabilmente se fossi stata a casa io avrei potuto fare qualcosa o forse no, Rosa si è sentita in colpa, è convinta che l averti portato in una casa diversa ha inciso ma ho cercato di spiegarle che non poteva fare diversamente e che comunque prima o poi avremmo cambiato casa e sarebbe rimasto da solo comunque.


L unica cosa che dispiace a me è che te ne sei andato da solo senza le nostre coccole, mi chiedo se ci hai cercato, se hai pianto, se hai avuto paura, avrei voluto essere lì con te.


CIAO PICCOLO CUCCIOLO!!!