L' ARTE NELLA BIGIOTTERIA.

Il Pinchbeck o in italiano princisbecco  è una lega di rame e zinco inventata da Christopher Pinchbeck un orologiaio londinese.

Il 1700 era il periodo storico dell'illuminismo e l'idea di libertà ed uguaglianza sociale si stava diffondendo fra le classi meno povere che erano attratte da oggetti di lusso che fino ad allora erano destinati ai ceti più elevati. 

Nasce la ricerca di un materiale per la realizzazione di gioielli che fossero meno preziosi e potessero sostituire sottoforma di copie quelli veri in occasioni di viaggi o incontri informali. 

Anche in questa epoca esistevano i furbetti, alcuni orafi imbroglioni produssero oggetti con questa lega facendola passare per oro vero. 

La famiglia Pinchbeck creò su larga scala una grandissima quantità di oggetti di tutte le forme e dimensioni. 

Il princisbecco era un materiale molto duttile, leggero che manteneva il colore giallo e non si ossidava; in quel tempo per esempio si diffusero le chantelaines, erano dei pendenti da cintura piuttosto voluminosi che contenevano oggetti come forbici da cucito, chiavi, boccette, orologi ecc, se fossero stati realizzati in oro non sarebbe stato sostenibile né il peso né il prezzo. 

Nel 1800 il princisbecco venne sostituito dall'oro a 9 carati  meno costoso ma gli oggetti e i gioielli erano di oro vero; venne inoltre inventata la placcatura, motivo per cui l'azienda dei Pinchbeck andò in declino. 

La parola princisbecco è usata ancora oggi è un termine dispreggiativo per dire falso, non autentico. 

Collodi l'ha usata nella favola di Pinocchio :"il burattino, sentendosi dare questa sentenza fra capo e collo, rimase di princisbecco e voleva protestare". 

Foto: Museum of Fine Arts di Boston

Credit:Wikipedia e Treccani