Simone BujuMannu

Cantante e Landartist

Simone BujuMannu

Cantante e Landartist

Adoro la musica in vinile, e voi? Prenota la tua rara copia.

2019-09-30 11:23:48

In vinile la musica riesce ad avvolgerti con quel suono caldo. Anche per quello con i Train To Roots abbiamo deciso di stampare i nostri ultimi 2 album questa versione. Abbiamo chiesto a due grandi artisti di disegnare le copertine e il risultato è stato: 2 vere opere d'arte. Maggiori info su:

Home (INRI, 2016) è il quinto album dei Train To Roots , un metaforico ritorno a casa per il gruppo sardo, che torna ad auto-prodursi scegliendo di suonare reggae “a modo suo”: roots rock reggae che fa pensare e ballare allo stesso tempo e che sporadicamente viene contaminato da sonorità e beat dell'underground elettronico moderno il tutto arricchito da una massiccia presenza di cori in pieno stile 70 revival. Per la prima volta nella discografia della band, il disco verrà distribuito globalmente da VPAL, parte dell'etichetta reggae più importante del mondo, VP Records.

Tante collaborazioni per allargare questa Home musicale; tutte persone stimate dalla band per il loro talento artistico, ma anche e soprattutto per il loro lato umano. Tra queste spiccano quelle con gli italiani Clementino, Madh e Levante, tre artisti che pur non appartenendo al mondo reggae, hanno voluto far parte di questo lavoro. Lion D e gli spagnoli Aspencat e Auxili fanno invece oramai parte della vita musicale dei Train To Roots e per questo sono stati coinvolti in questa produzione.


“Home rappresenta lo stato di serenità e di sicurezza che ognuno di noi percepisce nella propria casa. Una casa fatta non di mattoni ma di persone, di comunità, di convivenza. Home anche perché siamo tornati a produrre la nostra musica, a prenderci noi in prima persona la responsabilità delle scelte stilistiche e delle tematiche affrontate. Ogni testo racconta situazioni di vita reale e vissuta in prima persona, dando degli spunti propositivi per affrontare le contraddizioni del sistema con maggiore consapevolezza e serenità”.


E dalla loro casa naturale, la Sardegna, arriva anche Giorgio Casu, autore dell'opera in copertina, The kiss. Artista oramai affermato a livello internazionale grazie alle sue esposizioni nelle capitali di tutto il mondo, descrive il suo quadro come “una promessa fatta a occhi chiusi, di quelle per cui il mondo scompare”.

Declaration N° 6, sesto e attesissimo nuovo album dei Train To Roots, la band sarda che negli ultimi anni si è imposta sulla scena reggae internazionale con produzioni e performance live che hanno impressionato pubblico e addetti al settore.

Anticipato dall'uscita di Move It, un singolo in pieno original 80's dancehall style che nei primi due mesi ha superato le centomila visualizzazioni su YouTube e social, Declaration N° 6 è invece un album molto incentrato sul roots rock reggae e tratta tematiche quali il crescente razzismo degli stati europei come reazione al fenomeno della migrazione di massa fino a temi di accrescimento spirituale e di consapevolezza del proprio ruolo di contrapposizione a una società molto più estetica che etica.

Undici tracce inedite arricchite dalla preziosa partecipazione di Bunna, leader e voce degli Africa Unite, storica reggae band italiana, e di Eugenio Finardi, cantautore milanese pietra miliare della scena rock sperimentale e progressiva degli anni '70 che ha cantato, traducendoli in italiano, alcuni versi di una celebre canzone di protesta della tradizione sarda, Procurare e moderare.

Declaration N° 6 esce in Italia per INRI e verrà distribuito globalmente da VPAL, parte dell'etichetta reggae più importante del mondo, VP Records


La copertina è stata disegnata per i Train To Roots dal grande Vincenzo Pattusi aka Ludo 1948 anche lui Sardo originario di Nuoro.