Ricordo ancora quando al sedicesimo compleanno il gruppo di amici mi regalò "Canti e operette morali" di Giacomo Leopardi con un biglietto che diceva: "Al poeta del gruppo, per sospirare sotto le stelle". Di stelle ne ho viste brillare negli anni, col naso all'insù, qualcuna "cadere" attraversando il cielo, seguendo la scia del desiderio da esprimere. Le ho viste brillare nei fogli bianchi di parole, nelle pagine di poeti senza tempo. Leopardi è stato da molti dipinto come uno "sfigato", un depresso, odiato da molti studenti, evitato da altri. Io non l'ho mai sentito tale.Dopo tanti anni, rileggendo ancora "l'infinito", assaporo sempre nuove sfumature, mi avvicino alla parte più delicata dell'animo umano, e scopro che in quella quiete, in quel mare, in quell'orizzonte da consumare, c'è tutta la poesia che può salvare ed ispirare. Pensando alla Biodinamica Craniosacrale scopro che questa intimità, questo cuore, il centro dell'essere pieno di vita in ognuno di noi, che ci rigenera e ci nutre, è la risorsa e l'opportunità più importante per guardare con nuovi occhi noi stessi e il mondo che ci circonda, per arrivare a quella Quiete che tutto sostiene e trasforma.