Benessere Consapevole

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AGISCI ORA PER IL TUO PROGRESSO PERSONALE

2019-03-14 14:39:40

A CHI STAI DANDO IL TUO CONTRIBUTO?Il concetto di progresso è – francamente – abusato, per me il progresso rappresenta un avvicinamento alla tua realizzazione, a ciò che per te e solo per te è importante. Questo percorso tuttavia molto spesso si arresta per il fatto di non sapere quali variabili valutare e tenere d’occhio. Il mio primo consiglio per attuare un vero progresso è focalizzarti, capire qual è per te il vero progresso. Ad esempio se senti che per te non ha senso fare una cosa, devi smettere di farla perché la perdita di senso è una spia che ti indica che stai andando nella direzione che non è tua. Il progresso quindi non è uguale per tutti: la donna e l’uomo patinati, la persona perfetta non esistono. Il confronto, il senso di inadeguatezza, la pressione dei modelli sociali sono nocivi. Ognuno ha il proprio parametro personale, anche tu, ed è quello che deve condurti nel tuo personale progresso, a valutare ciò che per te è giusto, ciò che a te porta crescita. Devi riprendere in mano i tuoi veri riferimenti, non avere paura di cambiare i tuoi riferimenti. Il timore di cambiare i tuoi riferimenti nel giudicare te stesso è il tuo più grande nemico ma si sconfigge. A questo proposito vorrei citare una frase di Elbert Hubbard, pensatore statunitense, uno degli autori che più hanno ispirato Napoleon Hill:

ASCOLTA IL TUO BISOGNO DI VITA

Come seconda azione ti consiglio di imparare ad ascoltare il tuo bisogno di vita. in una giornata quanto dedichi alla vita? Non agli obblighi ma a ciò che ti fa avanzare. L’ascolto dei tuoi bisogni più forti parte prima da un livello molto basilare, l’ascolto del tuo bisogno di vita, del tuo corpo, del flusso psicofisiologico che è qualcosa che fluisce e parte dal fisico e si unisce alla mente per formare un segnale. Un segnale come quella dello radio, un segnale che parte dal tuo interno, che parte dal tuo respiro. Focalizza quello che il tuo corpo fa, quello che che ti dice e solo da qui potrai passare a livelli più alti di coscienza. Quindi il flusso psicofisiologico è un insieme di segnali che arrivano da corpo e mente, non sono separati ma si influenzano continuamente e possiamo partire dall’uno o dall’altro ma prima o poi dovremo fare un lavoro su entrambi.
Un pioniere della psicologia e del potenziale umano, Wilhelm Reich, ha capito che quando al corpo non viene concesso di esprimersi, la stessa identità e la psicologia della persona ne viene amputata.

TUTTO SI ESPRIME NEL CORPO


Tutto è espressione del corpo e impedire al corpo di essere è una delle costrizioni più gravi. Quando ciò avviene, ci si ricopre di una vera e propria “corazza” che diventa sia una corazza muscolare (nel senso di rigidità) sia una corazza caratteriale, nel senso di chiusura verso il mondo. Corazza quindi non è sinonimo di forza ma di rigidità, di staticità e questo si esprime nella tua postura, nei tuoi muscoli, nei tuoi organi interni: sei irrigidito, la tua digestione funziona male, il tuo corpo non è fluido, elastico. E da qui arriva ogni forma di malattia psico-somatica. La corazza caratteriale è altrettanto pericolosa e deriva dalla corazza del corpo ed è solo una forza esterna e fasulla che nasconde debolezze e insicurezze.
Reich intuì che l’uomo è prigioniero di una corazza muscolare e caratteriale formata da tutti quegli atteggiamenti sviluppati dall’individuo per bloccare il corso delle emozioni e delle sensazioni organiche.
L’energia inespressa si blocca in alcune parti del corpo che diventano sede di tensioni e conflitti emotivi. Con il tempo la corazza si rivela un impedimento al raggiungimento della propria identità e di una vera creatività, perché lo stato cronico di contrazione muscolare aumenta l’indurimento del carattere, riducendo la comunicabilità, l’amore e la percezione del piacere di vivere.
Questa corazza si accentua di anno in anno per le tensioni che si accumulano, e non è certo facile riuscire a liberarsene, anzi, qualcuno non sia accorge nemmeno di averla. Essa limita l’emotività e la libera espressione dei sentimenti e impedisce il libero scorrere dell’energia vitale.
L’energia vitale è ciò a cui noi puntiamo, è ciò che dobbiamo sentire. Devi sentire energia vitale. Una scienza come la bioenergetica ha il compito di abbattere questa corazza o quantomeno di ridurla, scaricare le tensioni muscolari e di alleviare il senso di affaticamento che viviamo giorno dopo giorno.