Barbara Zippo

Top Founder Senior

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Scegli un lavoro che ami e...?

2019-08-15 13:43:45

Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua". Sembra lo abbia detto Confucio...Ma oggi è il momento di attualizzare, smascherare e fondere gli opposti: Lavorare o vivere? La domanda, tra le altre che cambiano, non è più questa.

A cosa associ la parola lavoro o il verbo lavorare?


La parola lavoro, come tante altre nel nostro immaginario collettivo di italiani, è spontaneamente associata ad altre come ad esempio: "fatica, sacrificio, titoli, orari, ferie, lunedì - venerdì, ruolo, soldi, pensione, carriera, competenze..." E chissà quante altre, che dicono molto su ciò che crediamo possibile o meno per noi.


In proposito, sarebbe interessante che chi ne ha voglia scrivesse nei commenti almeno un sostantivo a cui associa la parola lavoro o il verbo lavorare.


E allora ripenso al mio amico, astrologo croato, Davor Vdovic che un giorno mi chiese:


"Come ti piacerebbe vivere?"
"Beh, vorrei viaggiare e vedere il mondo, capire di più come si sta in giro, almeno per un periodo della mia vita, raccontare belle storie, poter stare il più possibile con le persone che amo".
"Certo sarebbe bello, ma immagina se nessuno volesse più fare le cose che servono a tutti, come ad esempio pilotare l'aereo che vorresti prendere tu per viaggiare o coltivare la terra per produrre il  cibo?"

"Già, è vero"...osservai.


Così questa riflessione si è trasformata un po' alla volta...

Continua ad esplorare la vita e diventa ciò che sei.


Le storie le scrivo eccome, e viaggio, non ancora abbastanza, e quando lo faccio non è più per prendermi una vacanza da qualcosa o da qualcuno.


Le storie delle persone, che a loro volta hanno voglia di conoscere e coltivare la loro esistenza, sono naturalmente parte del mio processo di conoscenza ed esplorazione.


Per via del fatto che per me vale sempre più l'indagare e l'esperire uno stato in cui "tu sei me e io sono te"...vedi post precedente.


Qualche giorno fa un altro amico, Fabiano de Marco, che definirei imprenditore illuminato, e uomo di grande levatura interiorescriveva sul suo profilo Instagram: 


"Lavora quando gli altri sono in vacanza e vivrai in vacanza quando gli altri lavorano".


Lo scatto lo ritrae a bordo di uno yacht, con il suo ampio sorriso di sempre, spalle aperte, rivolto al mondo, in una giornata di sole, raggiante e seduto al suo pc. 


Personalmente lo stimo moltissimo perché ha creato per sé e la sua famiglia uno stile di vita in cui poter stare realmente più insieme, ha aiutato e aiuta sin da giovanissimo ragazzi e adulti a costruire percorsi imprenditoriali, e, negli ultimi anni, investe tempo e risorse su ciò che può produrre rendite passive in modo trasparente e motivante, valorizzando talenti e connessioni virtuose. Tutto questo mentre è ancora nel pieno della sua giovinezza.


Ora però, provando a mettermi nei panni di chi sta ancora faticando per trovare una via per sé, ritengo sia importante cercare di fare un passo in cui fondere concetti e scelte in apparente contrasto per molti: lavorare e vivere.


Ambire a raggiungere il momento in cui una tale distinzione non abbia più senso e crolli definitivamente prima di tutto nell'intimo di ciascuno. 


È una ricerca ambiziosa, come direbbe l'altro amico, scrittore e navigatore Simone Perotti,  (in proposito sul suo profilo scoprirete cosa sta facendo con #ProgettoMediterranea)


Ambiziosa sì, nel senso pieno e sano del termine, dove ogni confine immaginario o reale possa forse trasformarsi in un semplice muretto basso da oltrepassare.


Ora il successo che desidero arriverà veleggiando con fiducia verso ciò che mi è affine, è e sarà un flusso naturale di crescita, di condivisione e di amore.


Auguro anche a te di incontrare ciò che cerchi.

Buon ferragosto