Barbara Zippo

Top Founder Senior

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Il potere della nostra scelta

2019-02-16 17:37:34

Facciamo scelte continue. Anche quando non scegliamo è chiaramente una scelta. In questi giorni ho scelto di dire no a un incarico che non sentivo più adatto a me...

Scegliere per evolvere

Perché ho deciso che voglio avere a che fare con persone risolte.

Persone che vogliano essere prima di avere e da questo traggano la primaria felicità, e da ciò creino relazioni anche professionali.

Persone che considerino l'avere come naturale conseguenza e dono dell'essere.

Persone che si impegnino per la qualità del vivere e siano consapevoli che nulla può funzionare ignorando le trame sottili, sottese a ogni pensiero e azione.

Persone che si muovano o restino ferme ma si allenino a trovare il centro in sé per imparare come ridurre il proprio impatto sull'ambiente fisico, sociale, relazionale, intimo e professionale, e a potenziare invece ciò che lo nutre.

La mia scelta lucida, il mio no, detto con schietta semplicità, mi ha fatto provare un'ampia gamma di stati d'animo, tra cui, il sentirmi in colpa e ingrata per non aver preso ciò che era arrivato apparentemente proprio per me, il sentirmi estrema, il darmi dell'illusa idealista...

Ma l'ultimo è stato un senso di benessere e di autenticità e ha messo pace tra gli altri. Un altro passo verso la libertà di dire : ”no, grazie, non fa per me”, semplicemente, senza compromessi per fare spazio a opportunità diverse che si stanno già mostrando.

Periodicamente abbiamo bisogno di fare pulizia e spazio, non solo negli armadi. Mettere ordine tra le priorità e ciò che sentiamo davvero affine e vero per noi.

Questa attitudine per me si lega alla più profonda: una scelta di vita che cerco di rinnovare ogni giorno.

Aprendoci immettiamo nel mondo vibrazioni diverse e richiamiamo relazioni diverse.

Scelgo di dare più energia all'impronta primaria del mio vivere, scelgo di essere possibilista, con sobrietà, fantasia, amore, rispetto per me e per gli altri.

Voglio essere sempre più certa di rispettare questo centro di sostanza vibrante e reale, che definisco la mia dignità, ogni volta che scelgo di collaborare con qualcuno o di impegnarmi in qualcosa.