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N. 6 - AUTO AVIO COSTRUZIONI Tipo 815 (1940)

2019-10-03 20:33:29

Quanti conoscono il nome di questa casa automobilistica? Chi sa riconoscere il personaggio che appare sullo sfondo della foto? Bene! La Auto Avio Costruzioni è l'antesignana della marca automobilistica più prestigiosa del nostro Paese . . .

e il personaggio è il suo padre fondatore e rispondono entrambe  al nome di . . .  FERRARI !!! 

Enzo Ferrari nasce a Modena il 20 febbraio 1898. Il padre Alfredo ha un'officina meccanica attigua alla casa di abitazione, guarda caso al numero civico 85 di via Paolo Ferrari, un commediografo, letterato e professore universitario dell'ottocento, anch'egli modenese.

Enzo non dimostra di amare gli studi, ma preferisce lavorare nell'officina meccanica del padre, che lo voleva ingegnere. All'età di circa 18 anni gli viene a mancare il padre per malattia e subito dopo il fratello Dino, combattente nella prima guerra mondiale.

Enzo, arruolatosi nell'esercito, si ammala di pleurite che lo costringe a letto per un certo periodo di tempo. Ripresosi dalla malattia parte per Torino con l'obiettivo di essere assunto alla Fiat, purtroppo senza successo. Si trasferisce allora a Milano dove trova occupazione alla CMN (Costruzioni Meccaniche Nazionali) come collaudatore e pilota di auto da corsa. Proprio al volante di una CMN nel 1919 esordisce nella sua prima gara giungendo 11° assoluto. Alla XI Targa Florio del 1920 si classifica al 2° posto assoluto su un'Alfa Romeo. Inizia così con la casa del Portello un rapporto di collaborazione che durerà circa vent'anni. Nel 1923 si sposa e nello stesso anno arriva  1° assoluto alla prima edizione del Gran Premio del Circuito del Savio, vicino a Ravenna; in quell'occasione la madre del celebre aviatore Francesco Baracca gli consegna lo stemma del  cavallino rampante, che era raffigurato sull'aereo del figlio, dicendogli di metterlo sulle sue macchine perché avrebbe portato fortuna: non si è sbagliata! Oggi infatti quel cavallino nero su fondo giallo, colore della città di Modena, rappresenta il marchio automobilistico forse più leggendario in tutto il mondo.   

Nel 1929 fonda a Modena la "Scuderia Ferrari": qui il giovane Enzo prepara e sviluppa le Alfa Romeo da corsa e con una squadra di piloti del calibro di Nuvolari e Varzi, ottiene successi in tutto il mondo. Nel 1931, alla nascita del figlio Dino, smette di correre come pilota.

Nel 1937 scioglie la "Scuderia Ferrari" e passa alla direzione della scuderia "Alfa Corse" di Milano, che ha come stemma il quadrifoglio verde, che viene utilizzato tutt'oggi nelle auto di gamma sportiva dell'Alfa Romeo.

Dopo due anni, a causa di forti contrasti con alcuni dirigenti dell'Alfa Romeo, Enzo Ferrari si dimette e fonda a Modena, nella sede della vecchia "Scuderia Ferrari", una nuova azienda che si occupa soprattutto della produzione di macchine rettificatrici oleodinamiche; a tale azienda viene dato il nome di Auto Avio Costruzioni, poichè Ferrari non può spendere il suo nome a causa di un vincolo contrattuale con l'Alfa Romeo, la cui durata è di quattro anni.

Nel 1939 il marchese Lotario Rangoni Machiavelli e Alberto Ascari, due giovani e ricchi appassionati piloti, si rivolgono a Enzo Ferrari per chiedergli di produrre una vettura da competizione. Ferrari, grazie alla collaborazione di validi tecnici, realizza la Auto Avio 815.

Per la meccanica vengono utilizzate componenti della Fiat ed altre componenti costruite ex novo; la carrozzeria, con linee aerodinamiche e nello stesso tempo eleganti, è creata dalla Carrozzeria Touring di Milano, specializzata in questo settore. Ferrari vuole che questa vettura non sia solo destinata alle corse, ma vuole che abbia anche caratteristiche di lusso per produrre in un certo numero di unità da vendere a ricchi appassionati.  Della 815 vengono prodotti solo due esemplari per i due primi committenti: la carrozzeria è del tipo "barchetta", cioè una spider ma senza capote e con il parabrezza molto piccolo, che può essere diviso in due parti oppure adirittura inesistente; quella destinata ad Ascari ha la coda più corta, mentre quella di Rangoni Machiavelli ha la parte posteriore allungata e rifiniture pregiate; il colore è amaranto, di moda a quei tempi: anche il cantautore Paolo Conte utilizzerà tale particolare per comporre la canzone che ricorda qull'epoca dal titolo "La Topolino amaranto". 

Le due vetture partecipano, guidate dai rispettivi proprietari, al 1° Gran Premio di Brescia, non riuscendo però entrambe a concludere la gara per problemi tecnici. Nonostante ciò, si fanno notare per le loro elevate doti velocistiche che fanno ben sperare Enzo Ferrari in una futura produzione di automobili altamente competitive e finalmente con il suo nome.

Purtroppo, allo scoppio della seconda guerra mondiale, la Auto Avio Costruzioni si occupa di produrre le rettificatrici oleodinamiche; a causa dei bombardamenti l'azienda viene spostata a Maranello, iniziando a dare così fama e fortuna a quel piccolo Comune modenese.

Oggi delle due vetture 815 rimane quella di Ascari, il cui attuale proprietario, Mario Righini, la custodisce nel suo Castello di Panzano a Castelfranco Emilia in provincia di Modena, insieme a tante auto d'epoca della sua numerosa e prestigiosa collezione.

Vedere da vicino la 815 ci fa emozionare e ci fa sentire vicini al grande Enzo Ferrari e ricordare le sue grandi, mitiche imprese.

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Principali caratteristiche:

Dimensioni: passo 2,42 m.; carreggiata anteriore  1,24 m.; carreggiata posteriore 1,24 m.; peso 625 kg

Motore: anteriore a otto cilindri; cilindrata 1496 cm cubi; potenza 72 CV;  

Velocità massima:  175 km/h

Prezzo: lire  20.000.000 (autotelaio)

                                                                    (Attendo vostri commenti. Alla prossima!)