Arianna Scardaccio

Nutrizione e salute

Quale acqua è meglio bere? 🤔

2021-10-06 14:02:43

La scelta dell'acqua non è per niente scontata! Leggi tutto l'articolo👇🏼

Tempo di lettura: 7 minuti

È fatto risaputo che le acque non sono tutte uguali.

In linea di massima distinguiamo tra acque minerali e acque condottate: le prime sono oggetto di una forte pressione pubblicitaria e a loro sono associati degli effetti salutistici; per le seconde, d'altro canto, vige una certa sfiducia sulla loro qualità e spesso si ha difficoltà nel loro approvvigionamento.

Senza dubbio la maggior parte dei consumatori tende a preferire le acque minerale e di sorgente e, infatti, negli ultimi 30 anni la loro produzione è pressoché raddoppiata, raggiungendo i circa 12000 milioni di litri annui.

Ma perché le acque minerali non sono tutte uguali?

Per poter valutare e prevedere i principali effetti biologici, dietetici e medicamentosi di un'acqua minerale ci si basa fondamentalmente su due fattori: il tenore in sali minerali e la composizione salina.

Per quanto attiene il tenore in sali minerali distinguiamo in acqua:

  • Minimamente mineralizzata: sali minerali sotto ai 50 mg/l
  • Oligominerale: sali minerali tra i 50 e i 500 mg/l
  • Mediominerale: sali minerali tra i 500 e i 1500 mg/l
  • Ricca in sali minerali: sali minerali superiori ai 1500 mg/l

Il valore che distingue ogni categoria compare in etichetta e si chiama residuo fisso.

Sulla base del residuo fisso possiamo fare delle considerazioni:

  • Acqua minimamente mineralizzata: basso contenuto in sali, stimola fortemente la diuresi. Facilita l'assorbimento gastrico, è indicata per l'alimentazione dei neonati, in terapia per calcolosi e in caso di ipertensione.
  • Acqua oligominerale: contenuto in sali medio-basso, stimola moderatamente la diuresi. È quella più adatta al consumo quotidiano, può prevenire la calcolosi urinaria.
  • Acqua mediominerale: moderato contenuto in sali, stimola poco la diuresi. Sarebbe opportuno alternare questo tipo di acqua con quelle oligominerali. Indicate in caso di carenza da calcio, magnesio e altri minerali.
  • Acqua ricca in sali minerali: elevato contenuto in sali, stimola pochissimo la diuresi. È fortemente sconsigliato il consumo quotidiano ed è indicata per il riequilibrio idrosalino (come nel caso di intensa sudorazione in attività fisica).

Come accennato, il secondo fattore da tenere in considerazione per la scelta dell'acqua più adatta alle nostre esigenze è la composizione salina.

Sulla base di questo criterio esistono infatti acque:

  • Bicarbonate: HCO3- superiore ai 600 mg/l . Se bevute durante i pasti facilitano la digestione. Bevute a digiuno contrastano l'acidità gastrica. Tuttavia, possono dare problemi alle alte vie digestive in caso di gastrite e ulcera.
  • Solfate: SO4-- superiore ai 200 mg/l . Hanno un effetto lievemente lassativo. Sono indicate nella colite spastica poiché hanno un effetto rilassante sulla muscolatura biliare. Tuttavia, non sono consigliate durante l'accrescimento poiché contrastano l'assorbimento del calcio e se assunte in elevate quantità hanno un sapore poco gradevole.
  • Calciche: Ca++ superiore ai 150 mg/l . Non tutti sanno che l'acqua è un'ottima fonte di calcio, elemento necessario per la formazione di denti e ossa. Queste acque sono utili in età avanzata per contrastare l'osteoporosi. Sono consigliate anche per gli intolleranti al lattosio o chi si astiene dal consumo di formaggi e latticini. Tuttavia, in alta concentrazione il calcio può deprimere la funzione neuro-muscolare e psichica.
  • Clorurate: Cl- superiore ai 200 mg/l . Si caratterizzano per un sapore salato. Svolgono un'azione equilibratrice dell'attività di intestino, vie biliari e fegato. Ad elevate concentrazioni stimolano la peristalsi, a basse concentrazioni facilitano la secrezione gastrica. Poco adatte in caso di ipertensione.
  • Magnesiache: Mg++ superiore ai 50 mg/l . Poiché dilatano le arterie prevengono l'arteriosclerosi. Hanno un effetto lassativo.
  • Fluorate: F- superiore a 1 mg/l . Sappiamo che il fluoro è un costituente di denti e ossa e queste acque possono prevenire l'insorgenza della carie. Tuttavia, in quantità elevate possono indurre fluorosi e sono sconsigliate per i bambini che assumono pasticche di fluoro contro la carie.
  • Iposodiche: Na+ inferiore ai 20 mg/l . Sono indicate in diete povere di sodio, quindi in caso di ipertensione.
  • Sodiche: Na+ superiore ai 200 mg/l . Fungono da reintegratrici in condizioni di elevata sudorazione (periodi estivi e attività sportiva). Sconsigliate in caso di ipertensione.
  • Ferruginose: Fe++ maggiore di 1 mg/l . Sono consigliate nella anemie ferroprive. Si caratterizzano per il sapore astringente.
  • Acidule: CO2 maggiore di 250 mg/l . Sono quelle che dissetano maggiormente e svolgono una certa attività batteriostatica. Sconsigliate in caso di gastrite, acidità gastrica e ulcera gastrica.

Quindi quale acqua è più indicata per me?

In linea generale:

  • Le acque minimamente mineralizzate sono particolarmente indicate per l'alimentazione dei neonati e in caso di ipertensione.
  • Le acque medio-minerali (in particolare fluorata, calcica e magnesiaca) sono indicate durante le fasi di accrescimento.
  • Le acque medio-minerali (particolarmente quelle calciche e ferruginose) sono consigliate in gravidanza.
  • Le acque medio e iper-minerali sono ottime per gli sportivi.
  • Le acque oligo- e mediominerali, in particolare quelle calciche e iposodiche, sono consigliate in età avanzata.


È di fondamentale importanza soffermarsi a leggere l'etichetta per capire che tipo di acqua abbiamo di fronte.

Non sempre a un prezzo più alto corrisponde un'acqua migliore e la cosa migliore da fare è variare continuamente l'acqua che si beve.

Spero che queste informazioni e questi consigli vi siano utili 😊

by Arianna Scardaccio