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Sapreste riconoscere lo stile dei vostri gioielli antichi di famiglia?
Se tra di voi c'è qualcuno che si ritrova tra le mani i vecchi gioielli di famiglia, sappiate che siete dei privilegiati e che siete ereditari, non solamente di qualcosa dal punto di vista economico, ma soprattutto di qualcosa di unico e irripetibile. Ma vediamo insieme perchè..
Che differenza c'è tra i gioielli antichi e quelli attuali?
Se volete davvero essere coscienti del valore che hanno i vostri gioielli di famiglia, dovreste almeno sapere cosa distingue un gioiello antico da uno moderno.
Le differenze sono moltissime, ma vediamo di racchiuderle nelle categorie più importanti.
1- TEMPO DI MANODOPERA
Dovete sapere che in passato, e mi riferisco a circa più di un secolo fa, i gioielli venivano acquistati in prevalenza dai ceti sociali più alti, i quali non solo possedevano grande capacità economica, ma anche una vasta cultura nel settore artistico. In questo contesto, i gioielli non erano visti solamente come puro adorno, ma come opera d'arte a tutti gli effetti e coloro che richiedevano un gioiello su misura, erano solitamente molto esigenti.
Proprio per questo, alla creazione di un gioiello veniva dedicato il tempo necessario affinchè ogni singolo dettaglio arrivasse alla perfezione e molto spesso, gli orafi artigiani dell'epoca, impiegavano addirittura mesi di manodopera in un solo gioiello.
2- COMBINAZIONI DI METALLI
Se vi ritrovate dei gioielli antichi molto ossidati, pur avendo una base d'oro, è molto probabile che si tratti di oggetti fatti con la tecnica del doublè (o lamina doppia), ossia una doppia lamina con la base in oro giallo o rosa e la parte alta in argento.
Questa tecnica, usata dagli inizi del XVII secolo fino ai primi del 900, nacque dall'esigenza di dare più luce ai diamanti che veniva risaltata con l'argento essendo uno dei metalli con l'indice di riflessione più elevato (la lega dell'oro bianco, a quei tempi non era ancora stata creata).
La base invece veniva fatta in oro sia per dare piu corpo e forza all'oggetto, sia per limitare l'ossidazione.
3-IL TAGLIO ANTICO DEI DIAMANTI
Bisogna tenere presente che quando parliamo di diamanti durante l'epoca del doublè, ci riferiamo a dei tagli molto irregolari all'uso addirittua di piccole "schegge" di diamante.
Alcuni dei tagli più diffusi era quello a Rosa o a mezza rosa (detto anche a rosetta). In questo caso il diamante presentava una base piatta e, a seconda della dimensione della pietra, venivano tagliate da un minimo di 3 a 24 faccette.
Affinche brillasse al massimo, la pietra veniva incastonata in un castone chiuso con all'interno una sottile lamina d'oro.
4- UTILIZZO DI TECNICHE ORMAI POCO UTILIZZATE
Se invece i vostri gioielli risalgono già al 900, allora noterete il passaggio dall'incastonatura a "notte", con castone chiuso, a quella a "giorno" con una tecnica detta "à jour".
In quest'ultimo caso, i diamanti non avevano più una base piatta, ma un padiglione che permetteva il passaggio della luce dal basso verso l'alto.
Proprio per questo, un "pavè" di diamanti, veniva accuratamente aperto nella parte posteriore del gioiello e l'orafo ripassava ogni apertura con il seghetto, creando delle forme geometriche che davano ancora più prestigio all'oggetto.
La tecnica "à jour" trovò la sua massima espressione durante l'epoca del Art Deco, caratterizzata dagli splendidi disegni geometrici sia nella parte superiore che inferiore del gioiello. Questa sarà l'epoca del trionfo del platino, ma anche dell'impiego di smeraldi, zaffiri e rubini.
E che altro?
L'arte orafa è talmente antica che in ogni epoca ci sono stati grandi cambi dal punto di vista tecnico e strutturale.
Sarebbe impossibile riassumere tutto in un solo articolo.
Proprio per questo, se avete ereditato dei gioielli e non avete ancora le idee chiare su cosa farne, il primo passo sarebbe quello di rivolgersi ad un esperto in materia (orafo o perito) per procedere alla valutazione.
In questo caso, questo articolo potrebbe darvi delle indicazioni.
(I gioielli che appaiono nelle foto sono disponibili presso la gioielleria Pennisi di Milano)
STAY TUNED!