Impara la meditazione del respiro di Yogananda

Molti manifestano una certa difficoltà ad approcciarsi alla meditazione, non sanno cosa fare, cosa pensare, come stare, innervosendosi ed allontanandosi rapidamente dall’esperienza.
 
La qualità dell'insegnamento di Yogananda per noi occidentali è stato determinante per incontrare la filosofia e la spiritualità orientali, ne è stato un traduttore eccezionale, che ha saputo usare le giuste componenti per aprirci un mondo nel quale incontrare la nostra essenza. 

Ci ha facilitato il compito anche, adattando gli strumenti alla nostra capacità di utilizzarli e spiegandoceli senza giudizio. 

Questa Meditazione potente chiamata Hong So Mantra, ha queste caratteristiche; è facile da utilizzare e nello stesso tempo ci connette con una vibrazione spirituale molto alta. 

Nel Kriya Yoga questa tecnica viene considerata così potente da donare anni di vita ad ogni essere che la pratica. 

Nella tecnica è incluso anche l’utilizzo di un Mudra, Jnana Mudra, la conoscenza. Si tratta di una posizione rituale delle mani, un gesto simbolico, che viene usato per ottenere benefici sul piano fisico, energetico e/o spirituale; letteralmente significa “sigillo”, nel Buddismo Tibetano vengono usati anche sotto forma di movimenti, gesti, danze che vanno a completare tecniche, pratiche e meditazioni atte al raggiungimento dell'illuminazione. 

Praticate questa tecnica con il cuore aperto a tutti i benefici che ne puoi trarre. 



Ti riporto qui la spiegazione per facilitare la pratica:
 
“Questa semplice tecnica di meditazione era tenuta in grandissima considerazione da Yogananda che la insegnava come fondamento di tutte le altre pratiche del Kriya Yoga.
 
La verità alla base di questa tecnica è quella di osservare il respiro naturale, senza modificarlo, come degli spettatori attenti ma distaccati.
 
Osservare il respiro è un modo per calmarlo in modo naturale e senza sforzo e, per effetto della stretta connessione che vi è tra respiro e mente, anche la mente arriva col tempo a uno stato di profonda calma. 
 
Comincia assumendo una postura con la schiena dritta ed il corpo rilassato.
 
Chiedi di essere guidato e offri la tua pratica al Divino in qualunque forma tu Lo senta.
 
Fai qualche ciclo di respirazioni complete a narici alternate, cominciando dalla narice sinistra.

 In questo modo, chiudi la narice destra con il pollice ed inspira dalla narice sinistra.
 
Poi libera la narice destra, chiudi con l’indice la sinistra ed espira.
 
Ora inspira con la narice destra, libera la narice sinistra chiudendo con il pollice la destra ed espira dalla narice sinistra.
 
Ora ripeti il ciclo più volte.
 
Puoi anche ottenere lo stesso risultato visualizzando l’intero processo, cioè vedere l’aria che entra dalla narice sinistra ed esce dalla destra, vedere l’aria che entra dalla narice destra ed esce da quella sinistra e poi ripetere a cicli.
 
Dopo l’ultima espirazione dalla narice sinistra porta entrambe le mani in Jnana Mudra, appoggiate col dorso sulle cosce o sulle ginocchia, tenendo la punta del pollice che tocca l'indice e le altre dita distese ed unite. 
 
Assicurati di avere la schiena dritta, il mento parallelo al pavimento, il viso rilassato e gli occhi chiusi o socchiusi lievemente verso il punto tra le sopracciglia. 
 
Passa in rassegna le varie parti del corpo e se ti accorgi che ci sono delle parti in tensione lascia che si rilassino.
 
Fai quindi un respiro profondo e dopo attendi in uno stato di presenza che il tuo corpo abbia di nuovo bisogno di aria. 
 
Quando l’aria entra osserva il respiro e ripeti mentalmente Hong, quando l’aria esce ripeti mentalmente So. 
 
Da questa fase in poi non controllare più il respiro ma osservalo come uno spettatore distaccato ma attento, abbinando le due parole del mantra all’inspiro e all’espiro. 
 
Se la mente vaga, nel momento in cui te ne accorgi riportala indietro al respiro e al mantra.
 
Alla fine dedica alcuni minuti alla contemplazione del punto tra le sopracciglia e dei suoni interiori. 
 
Non badare più al respiro, ma porta la tua consapevolezza al punto tra le sopracciglia e ripeti mentalmente il mantra OM. 
 
Allo stesso tempo ascolta i suoni dentro e intorno alla tua testa, lasciati perdere nell’ascolto dei suoni. 
 
A questo punto non ripetere più nessun mantra ma rimani nello stato di pura contemplazione.
 
Quando senti che è il momento esci dolcemente dalla tua meditazione. 
 
Canta OM a voce per tre volte, inviando vibrazioni di amore, pace e luce a tutto il pianeta Terra ed a tutti gli esseri viventi.
 
Riprendi quindi consapevolezza delle sensazioni corporee, dell’ambiente in cui ti trovi, sciogli la posizione e ritorna alle tue attività quotidiane cercando di mantenere quello stato di presenza.”
 
Vorrei aggiungerti alcuni suggerimenti.
 
Rimani per quanto possibile in uno stato di immobilità rilassata. 
 
Assicurati di avere la schiena dritta e che non ci siano tensioni nel corpo. Se ti accorgi di aver perso la posizione riprendila dolcemente.
 
Se la mente vaga e te ne accorgi, non seguire il pensiero. Prendine consapevolezza e lascialo andare senza badare al suo contenuto o al significato. Lascialo semplicemente andare, come fosse una nuvola passeggera che attraversa il cielo.
 
Se la mente rimane sul respiro va bene, ma se vaga mille volte, la riporti mille volte indietro e va bene lo stesso.
 
Hong So è un mantra il cui significato è “Io sono Quello”, dove Quello sta per Spirito. 
 
Ripetendolo stai affermando la tua vera natura di essere spirituale immutabile ed eterno dietro i movimenti perpetui della natura.
 
Termina sempre abbandonando la tecnica e lasciandoti assorbire dai suoni, dalla luce, o dallo stato di profonda pace e gioia prodotti dalla pratica.
 
Medita per almeno 20 minuti una volta al giorno e non saltare mai la tua pratica quotidiana. 
  
Medita se riesci al mattino presto come prima cosa al risveglio. Se non puoi scegli un altro orario che va bene per te. 
 
Prova a meditare sempre alla stessa ora.
 
Utilizza un cuscino da appoggiare su delle coperte spesse per creare una base ferma ma non dura sulla quale sederti. Questo eviterà ai tuoi arti di addormentarsi e limiterà il disagio dello stare in una posizione per tanto tempo.
 
Buona Meditazione ❤️

Vishnu Mudra per respirazione alternata

Invece del mio sistema basico pollice-indice, può essere utilizzato in modo più raffinato un mudra e precisamente il Vishnu Mudra, quello che vedete nella foto.
 
Può essere completato dall'appoggio dell'indice sul terzo occhio tra le sopracciglie e mantenuto fisso durante l'alternanza di pollice ed anulare rispettivamente sulle narici sinistra e destra.
 
Mudrā (sanscrito, मुद्रा, letteralmente "sigillo"; inzō in giapponese) è un gesto simbolico che in varie religioni viene usato per ottenere benefici sul piano fisico, energetico e/o spirituale.
 
I mudrā vengono usati molto nel buddhismo tibetano, anche sotto forma di movimenti, gesti, danze che vanno a completare tecniche, pratiche e meditazioni atte al raggiungimento dell'illuminazione.
 
Vi sono molte opinioni in merito all'interpretazione del termine “mudrā”; gli studiosi sostengono l'interpretazione legata all'origine etimologica del vocabolo, che identifica la posa della mano come un “sigillo”, una “stampa”, un “segno”, un “marchio”, un “simbolo”, un “gesto simbolico” oltre ad identificare nell'esoterismo, le varie divinità.
 
Jnana Mudra: rappresenta il gesto della conoscenza.


Bibliografia:
Autobiografia di uno Yogi, Paramhansa Yogananda


CREDITS
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Audio: smartLav+ Røde
Music: Adventure by A Himitsu,
Happy by MBB, 
Acoustic Folk Instrumental by Hyde,
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Montaggio: VideoPad by Luth❤
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Music
 
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Morena Scarani Volpi