Anyta Goffredo
Libri e scrittura.
"Ode agli infami e ai doppiogiochisti." Cè sempre chi sente la tua agonia. Lascia perdere chi pur sentendola si tappa le orecchie nella propria ipocrisia. Le coscienze tumultuose non hanno campi fertili ma solo spazi dove cresce gramigna. E state attenti a chi canta ai quattro venti il proprio perbenismo mentre in segreto si rotola nella propria melma nel malsano tentativo di gettarla addosso agli altri. Ma prima o poi come ogni cosa a suo tempo le coscienze si sveglieranno e faranno un gran botto tra anima e sangue. Le scuse e i preamboli sono per i perdenti e gli insicuri di chi fa il doppio gioco e giocando finirà i suoi giorni. Non credete a chi promette a chi giura ma a chi sa stare al tuo fianco in silenzio. Chi ha in bocca l'amore eterno è il primo a non essere capace ad amare se stesso. "Io non dico di amare le persone, e non prometto amore eterno...io le vivo." La vita è un soffio ma quello che fai mentre vivi non verrà dimenticato. Gli errori capitano ma se li ripeti un giorno soccomberai nei rimorsi taglienti e spietati. State alla larga di chi dopo avervi regalato le stelle del firmamento vi disegna come mostri. Chi colpisce con cattiveria un suo simile segnato dalla vita credendosi più forte è solo letame per porci. Aprite gli occhi davanti al finto vittivismo perchè chi veramente è segnato dalle vicissitudini le cicatrici le tiene nascoste. Prendete coscienza e consapevolezza di individui viscidi come serpenti ed avrete la certezza che allontanandovi avete fatto un regalo a voi stessi. Chi si allontana perchè non può ottenere nulla da voi lasciatelo andare e ricordate sempre che voi siete sempre di un gradino più in alto. Non date in pasto i vostri giorni e le vostre notti o il poco tempo che avete all'ingratitudine...perchè essa è affamata di ben altro. Ricordate sempre"chi eravate prima" e non piegatevi mai. Anyta Goffredo. "La guarigione fa il suo corso, non il vostro"
Anyta Goffredo
Libri e scrittura.
Ho calcato la mano sulla molle sfera del mio destino e mi soffermo sul tuo sguardo sotto le ciglia socchiuse dove traspare una meta e una presenza vera senza veli ne segreti, e la tua bocca non mi ciba di calunnie ma è piena di parole nate dal seme della gioia. Son diventata un poeta che canta versi mai scritti intingendo il suo calamaio nella corona del sentimento. Hai sciolto la corda intrecciata dei miei vecchi abiti smussando con delicatezza le giunture dei miei fianchi e hai spezzato il volo del mio ultimo respiro. Anyta Goffredo. Immagine: Il soffio del destino - Marta Lock.
Anyta Goffredo
Libri e scrittura.