Rudolf Steiner e Scienza dello Spirito
Mai contrastare!
Costruire insieme e non contrastare. Per non disperdere le nostre energie e indirizzarle verso un futuro possibile.
Ecco uno dei principi cardine della proposta antropocratica e antroposofica: mai contrastare. Il contrasto serve come approfondimento della conoscenza di noi, del confine, del mondo. E non per disperdere inutilmente energie nell'opporsi in modo istintivo a quel che accade. Sempre, prima di agire, ci sia il filtro del Pensiero: "Se accade questo, cosa significa?"
Questo si lega agli altri punti della proposta, come il punto sulla fiducia nell'Uomo, che è necessaria, per l'impossibilità di creare una comunità di ostili.
E, come sempre, il legame è un legame di Pensiero.
Quello che si vorrebbe in questo progetto è poter guardare al futuro con un Pensare diverso e completamente aderente alle cose, che ci renda evidente non il passato (“se questo accade è colpa di…”), e neppure il futuro, che dipende da circostanze che non tutte riguardano il nostro diretto Volere, bensì il presente: “Se io agisco così, le conseguenze di questa mia azione sono …”.
Ad esempio un ragionamento in questa forma ci dice: se io impongo una tassazione sul reddito, per quanto poi io cerchi di “aggiustare” il prelievo con forme di compensazione che lo rendano più “giusto”, inibisco l’iniziativa. Se io impongo invece una tassazione sulla moneta, invito viceversa a farla circolare: chi più ha moneta disponibile sarà stimolato a immetterla nel mercato in modo che possa mettere in moto la propria personale economia compensando il prelievo.
Di questo si dirà in altri articoli.
In questo invece riprendiamo il tema della lettura dei fatti: mai contrastare, ma bensì comprendere.
La proposta antropocratica, che si sviluppa autonomamente oggi con il pensiero di Nicolò Giuseppe Bellia, di Stefano Freddo e di altri, fa riferimento all’insegnamento trasmesso da Rudolf Steiner e denominato “Scienza dello Spirito”: è un tentativo di trasmettere una lettura del mondo non fatta attraverso un pensiero morto, che cerca le cause di quel che "è già stato", ma con un pensiero vivo, che vuole indagare la forma espressiva vitale dell’esistente (attraverso tecniche formalmente sperimentali e “scientifiche”, applicate in ambito non solamente materiale: da qui il nome “scienza dello spirito”).
Ovviamente questo punto di partenza si può sviluppare in moltissimi percorsi, ma quello che si voleva rendere evidente, intanto, appoggiato da un breve video registrato in occasione dell’incontro di fine giugno, è che anche l’umanità, come gli esseri umani, evolve.
E in questo periodo storico è rivolta allo sviluppo dell’anima cosciente, ovvero quella forma della relazione con il mondo che riconosce ciò che è sano e ciò che è invece malato. Dopo lo sviluppo storicamente avvenuto per l'umanità dell’anima senziente, con la quale si percepisce il bello e il brutto, e di quella razionale che è in grado di cogliere il vero e il falso.
Con l’anima cosciente, che come esseri umani abbiamo oggi necessità di sviluppare e portare a maturità, dobbiamo poter percepire quel che è buono. E in questo quadro è fondamentale evitare di contrastare. TUTTO è giusto, in un certo senso, perché tutto si sviluppa secondo Leggi che sono perfette e universali. Ma è importante che cominciamo a cogliere quello che è giusto per noi, non giusto in astratto. Quello che nella nostra più intima natura ci cogliamo come corrispondente alla morale che ci costituisce.
Fiducia nell’Uomo quindi, che dobbiamo costruire con fatica ma con determinazione, convinti del fatto che così è giusto, non potremmo costruire una società di uomini pensandoci ostili l’uno con l’altro.
E usando gli strumenti dell’esempio. Non contrastare. Se qualcosa accade, semplicemente doveva accadere. Senza spirito fatalista, adoperiamo per far si che nel futuro possa accadere quello che vogliamo, non quello che subiamo perché derivante da regole che sono state pensate in modo sano. Ma partiamo da quello che c’è, spendere energie nel contrasto significa non averle disponibili per costruire la nostra nuova casa.
La fiducia nell'Uomo
Vi segnaliamo qui un precedente articolo,
dedicato al tema della fiducia nell'uomo