Antonio Misiano

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La notte non è stata creata semplicemente per dormire. Spesso, infatti, la notte porta con sé le idee migliori,le riflessioni più profonde, momenti impossibili durante il giorno. Ogni nottata passata in bianco a pensare, parlare o a guardare le stelle ha un profondo significato. Sarà capitato a tutti di non riuscire ad andare a dormire per via delle troppe preoccupazioni o per tentare di rendere interminabile la bella serata che si sta passando; in entrambi i casi la notte ha la sua utilità che esula dal dormire. Quando fuori è buio, regna il silenzio e non c’è nessuno per le strade, si crea lo spazio necessario per dare libero sfogo ai propri pensieri e alla creatività, per questo molti artisti lavorano di notte. Tutto in quei momenti è magico, avvolto da una luce diversa rispetto a quella del giorno. Si trova il coraggio di affrontare determinate soluzioni e si fanno progetti per la giornata futura. A mano a mano che le ore passano, però, tutto cambia. Il buoi lascia spazio alla flebile luce che si diffonde, il cielo si tinge di colori meravigliosi, il nuovo giorno è giunto. L’incanto è finito. Cmq ...buonanotte

Antonio Misiano

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L’ILLUSIONE..Cerchiamo di capire cos'è Un’illusione si può definire come una percezione di una distorsione sensoriale, causata dal modo in cui il cervello, di norma, organizza ed interpreta le stesse. Le illusioni possono coinvolgere i vari sensi, ma quelle visive sono le più famose e le più conosciute, considerato il fatto che la vista spesso è prevalente rispetto agli altri sensi. E’ opportuno puntualizzare subito che, l’illusione si differenzia dalla allucinazione, in quanto in quest’ultima si percepisce qualche cosa che non è presente nella realtà ed è tipico della malattia mentale suprema, cioè della schizofrenia. Le opinioni dell’essere umano, in genere, scaturiscono da pregiudizio culturali, nell’ambito di un condizionamento sociale che cerca di assicurare il funzionamento della stessa società e che, proprio per tale motivo, si trasformano in vere e proprie illusioni del sapere da cui derivano processi mentali, accettati ed elaborati come “verità scontate”. E’ opportuno distinguere diversi tipi di “illusioni”: illusione causata da disattenzione e compensata da tendenza al completamento. Questa si verifica quando il soggetto presta poca attenzione agli stimoli provenienti dall’ambiente (ad es. qualcuno ci sta parlando e si tende a completare le frasi o le parole ascoltate poco attentamente o ancora, nel leggere non si fa caso agli errori di stampa o ancora alla guida di un autoveicolo, distratti da altri pensieri, non si riesce a frenare in tempo); illusioni ottiche in cui, di fronte a certe immagini o figure, appositamente costruite, si verifica una distorsione visiva o percettiva. Questo fenomeno si distingue in: visioni di oggetti che non esistono (oggetti impossibili) – figure che vengono percepite distorte rispetto alla realtà oggettiva (metamorfopsia) – e ancora, figure che guardate a lungo, sembrano muoversi o deformarsi e figure che influenzano la percezione di figure esaminate subito dopo; illusione affettiva : la percezione della realtà viene alterata dalle emozioni che la persona sta vivendo in quel momento. Ad esempio, si cammina di notte in un bosco e si ha paura. Questa emozione induce ad interpretare le ombre che si vedono, come se fossero mostri o animali; pareidolia: di fronte ad una realtà incompleta, poco definita, poco visibile, entra in azione la fantasia che, facendo uso di elementi ed immagini interne alla psiche del soggetto, elabora in modo fantastico lo stimolo sensoriale ricevuto (ad es. guardando le nuvole, si interpretano le forme come figure fantastiche). In termini psicologici, questo fenomeno si chiama “proiezione” indicando “qualche cosa” che la persona proietta sulla realtà che vede. Tuttavia, non si può parlare di “illusione”, se non in riferimento al suo opposto, la realtà. I filosofi hanno sempre oscillato tra coloro che ritenevano che “la realtà è illusione” e quanti, invece, hanno tentato di dimostrare come ciò non fosse vero. Il filosofo Schopenhauer credeva che ”il velo di Maja” che nasconde la realtà vera delle cose non può essere mai divelto. Tale pensiero si opponeva a quello di Cartesio che confuta con metodi razionali che un “genio maligno” possa ingannarci.

Antonio Misiano

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Subconscio: come lavora questa macchina potente? Subconscio: una parola breve che nasconde straordinarie risorse nascoste e il più delle volte dimenticate. Ma che cos’è il subconscio: il subconscio classifica e registra ogni informazione che raggiunge attraverso i cinque sensi. Essa classifica e registra informazioni e pensieri. Ogni pensiero anche ancestrale può essere richiamato e prelevato in ogni momento dalla mente subconscia attraverso la volontà o involontariamente attraverso un richiamo esperienziale o emozionale che attiva un certo programma attraverso una strategia di assonanza-associazione. Il Subconscio riceve e classifica le impressioni sensoriali o i pensieri indipendentemente dalla loro natura, ciò significa che è un mero esecutore e svolge soltanto le attività di classificazione e registrazione senza giudicare. Il subconscio risponde in maniera più incisiva ai pensieri dominanti conditi di emozioni forti. Come dialogare efficacemente con il Subconscio Per dialogare efficacemente col Subconscio e sperare che collabori con noi dobbiamo fare attenzione che il nostro dialogo interno eviti di esprimere quello che non vogliamo. Questo succede poichè il subconscio non vede le negazioni e se esprimiamo una volontà in termini di negazione lui non terrà conto del “non”. Per esempio “non voglio morire” non vedendo il “non” il subconscio attiverà tutti i programmi che sostengono in qualche modo il “morire”. Il subconscio non giudica e non vede le negazioni. Quindi attenzione a come esprimi i tuoi pensieri nel tuo dialogo interiore che è molto più consistente del nostro dialogo esteriore. Il subconscio e il dialogo interno Il nostro dialogo interno per reclutare le risorse del subconscio dovrà seguire le sue regole di comunicazione e esprimere le intenzioni come se fossero già realizzate, espresse in prima persona (parlando di noi), con una forte carica emotiva, in maniera più dettagliata possibile, espresse in positivo e in forma breve e chiara. Il subconscio è un lavoratore instancabile Mentre la mente cosciente lavora solo quando siamo svegli il nostro subconscio lavora giorno e notte incessantemente. Non conosciamo i meccanismi neurologici attraverso i quali lo fa, ma sappiamo che la mente subconscia ci aiuta a realizzare le nostre intenzioni più significative, cerca per noi nel suo infinito archivio le risorse che ci aiutano a realizzarle. Inoltre è in grado di focalizzarsi senza il nostro intervento e in maniera autonoma tutte le risorse dell’Universo che ci portano dove vogliamo veramente. Il subconscio trasforma i desideri ardenti nel loro equivalente fisico plasmando con forza l’Universo e servendosi delle illimitate risorse che offre. Durante le sessioni di Ecologia delle Credenze® elimineremo dalla tua mente subconscia i programmi che remano conto la realizzazione delle tue intenzioni più profonde e verificheremo che queste intenzioni siano allineate con tuo personale progetto universale (lo faremo stabilendo un dialogo con il Superconscio per verificare se ogni cambiamento che chiediamo di attuare è sicuro e appropriato e coerente con la tua “leggenda personale”). La mente subconscia è incredibilmente potente, e può risolvere tutti i nostri problemi, se impariamo ad usarla nel modo giusto e durante le sessioni attiveremo questa risorsa facendola progredire nella giusta direzione

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