Riflessioni per nutrire l’anima

In genere si tratta di persona ispirata che sente il bisogno di pienezza spirituale.
Di solito l’idea che si cela dietro questa forte motivazione è degna di stima e in grado di generare il bene della gente.
Si tratta spesso di una sintesi tra tre componenti insite nell’individuo: il piacere, la competenza e i valori.
Sto pensando ai grandi inventori della storia passata e a quella recente.

Galileo Galilei - astronomo, padre della scienza moderna

Queste persone ispirate, nel passato, per far presa sulla gente dovevano veicolare la loro idea attraverso celebri riviste scientifiche, ma per far questo dovevano conquistare il consenso di poche persone che rappresentavano “l’intelligenza del momento”, mi riferisco agli accademici dell’epoca che spesso frenavano il genio perché mossi da convinzioni e interessi personali.
Oggi la persona di valore si avvale della “democrazia informatica” dettata dalla gente comune che premia il ritorno pratico e condiviso di un’idea.
La persona ispirata, di solito, quando viene a colloquio, è piena di energia e chiede che questa spinta venga veicolata.
Guarda in alto descrivendo scenari luminosi, avvenieristici, ed è bello stare al suo cospetto.
La sua idea viaggia veloce e supera facilmente le difficoltà.
In questa fase del percorso di counseling, il cliente parla di se stesso e del bisogno di passare da una fase embrionale di “ruminazione intellettuale” ad una fase di chiarezza mentale.
Più espone il suo progetto e più l’energia interiore personale prende forma e si incanala bene verso il traguardo.
Nel colloquio, l’alleanza di lavoro si instaura con rapidità e nasce una forte intesa tra il counselor e il cliente.
Ogni volta che esco dal colloquio, dopo aver ascoltato queste persone così illuminate, mi sento riempito della loro grazia.
Il percorso diventa una continua scoperta per il counselor in quanto il genio è “un vulcano che ERUTTA IL BENE”.
Parla del suo sogno, ma è anche presente alle difficoltà del percorso che riesce ad intravvedere e gestire con abilità.
La sua idea lo nutre giorno per giorno in modo positivo e non manca di intuizioni geniali durante la giornata.
L’impegno del counselor è, in questi casi, di aiutare la persona a dosare le proprie forze perché è come se la sua testa ragionasse continuamente.
Ecco che il cliente viene invitato ad accudire se stesso, ad avere dei confini, perché paradossalmente la sua Idea lo nutre e lo prosciuga fisicamente.
Per regolare il flusso di energia interna ed esterna, il genio capisce l’importanza di condividere il progetto e delegare la routine ad altri per preservare la genialità che è in lui.
Ecco che nasce la necessità di generare una squadra attorno alla persona che possa prendere in carico delle mansioni.
A questo punto nel percorso di counseling il cliente inizia a ricercare “compagni fortemente ispirati dal cuore grande” in grado di reggere lo stress e generare a loro volta flusso energetico.
Più la persona inizia a condividere e a delegare e più riesce ad avere un quadro chiaro e leggero della sua progettualità e riesce a continuare a sognare.
Il suo sogno nutre il suo progetto e comunica nuova energia al team.
L’idea e il genio si fondono diventando fonte di energia che si rinnova e ispira.
Ho avuto l’occasione di seguire questo genere di persone, come counselor, solo poche volte, in ambito ecclesiastico, e posso dire che ogni volta rimanevo ammirato dal pensiero che anticipa i tempi.

Ultimamente come camer in Cam.tv ,“nuova social community che ha lo scopo di generare una sapienza gruppale condivisa e sostenuta”, posso approfondire lo studio di questo genere di persone ispirate, generose e potentemente rivolte a favorire il bene comune.
Stando dentro il flusso mi riempio di positività e la mia persona cresce di competenza e significato per induzione.

Provare per credere.
Un caro saluto a tutti.
Antonio