Riflessioni per nutrire l’anima

“ Scegli di essere te stesso e illuminerai la tua vita e quella degli altri”

Questa esortazione mi ha sempre fatto riflettere.
Per generare una vita buona, piena di significato, ritengo sia importante partire da se stessi da quello che siamo veramente.
Capire il senso del nostro vivere comporta un percorso di crescita ed è importante farsi seguire.

Il cardinale londinese J.H.Newman (1801-1890) beatificato da Papa Benedetto XVI il 19 settembre del 2010, soleva affermare che ciascuno di noi è chiamato a una ben precisa missione che non può essere delegata a terzi.

Martin Luther King nella sua poesia “ Siate il meglio” scrive:

“Se non potete essere un pino sulla vetta del monte,
siate un cespuglio nella valle,
ma siate il migliore piccolo cespuglio sulla sponda del ruscello
Siate un cespuglio, se non potete essere un albero

Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero
Se non potete essere il sole siate una stella;
non con la mole vincete o fallite

Siate il meglio di qualunque cosa siete
Cercate ardentemente di capire a cosa siete chiamati
e poi mettetevi a farlo appassionatamente”
 

Non tutti siamo chiamati ad essere figure di primo piano come il pino, la via maestra e il sole, anche le comparse nella scena della vita hanno un grande significato e infatti c’è il cespuglio che trattiene la terra in modo che non rotoli lungo il pendio, c’è il sentiero che i montanari conoscono come scorciatoia per arrivare alla vetta e c’è la stella che illumina le serate.
Ognuno di noi può scoprire il progetto che Dio ha riposto su di lui e ciascuno contribuisce a creare il flusso benefico dell’universo umano.

Sottolineo come dice il pastore Martin Luther King “siate il meglio di qualunque cosa siete” cioè non siamo chiamati a essere altro da quello che siamo, ma a dare il meglio di noi stessi.

Il fatto è che, capire chi si è e imparare a dirlo apertamente, comporta molta strada in termini di discernimento e tanto coraggio perché occorre superare i giudizi e procedere a tentativi, cadendo e rialzandoci.

“Cercate ardentemente di capire a cosa siete chiamati” come dice Martin Luther King è fare la volontà di Dio perché il Signore lo pone come fondamento quando dice:

“Amerai il Prossimo tuo come te stesso”

Nel senso che prima di andare verso gli altri e amarli, è necessario nutrire noi stessi, capire cosa siamo in prima battuta e solo in questo modo possiamo illuminare la nostra vita e illuminare quella degli altri.

Intendiamoci: noi riusciamo ad essere luce solo se aderiamo alla Verità che è in noi e solo quando siamo Veri riusciamo ad essere testimoni della Verità che illumina.

C’è poi la frase “mettetevi a farlo appassionatamente” e questo nutre la nostra testimonianza, gli da spessore, affascina chi ascolta e stimola negli altri la voglia di fare altrettanto, cioè di generare una vita buona.

Auguro a me stesso e a voi tutti tanto coraggio!
Antonio