Riflessioni per Nutrire l'Anima

Spiritualità & Filosofia

Riflessioni per nutrire l’anima: “scelta consapevole”

2021-10-08 07:49:48

Rilevo che in questo periodo storico le persone vogliono ragionare con la loro testa per preservare autonomia esistenziale.

Da alcuni mesi i clienti che intraprendono con me i percorsi di counseling esprimono il desiderio di guardarsi in profondità per capire le loro reali aspettative e poi prendere decisioni che siano in linea con il loro pensiero.
In passato venivano per risolvere un problema specifico, adesso vogliono avere una visione “tutto tondo “ della loro esistenza.
Cerco di accogliere questa nuova esigenza  con umiltà, accettando la persona nelle sue sfumature e provando a sentire come l’altro vive.
Questo atteggiamento è congruente rispetto agli obiettivi del counseling che sono:
1- creare un clima di fiducia e gratificazione;
2- favorire l’auto-esplorazione;
3- agevolare il cambiamento desiderato;
4- aiutare a prendere decisioni:
5- accompagnare verso l’autonomia esistenziale.
I miei clienti attuali  manifestano una certa sofferenza riguardo al contesto in cui vivono.
Sentono di subire delle imposizioni e fanno dei confronti con i tempi passati.
Analizzano con dettaglio le notizie che leggono dai rotocalchi e via online.
Non guardano solo le informazioni che giungono dai media ufficiali, ma scrutano anche il “sottobosco”.
Dall’incrocio delle notizie si fanno un’idea del momento.
La loro preoccupazione principale è come preservare la libertà esistenziale.
Per ottenere il rispetto delle loro idee adottano delle strategie:
- alcuni attuano una sorta di immobilismo fiducioso;
- altri cercano di adottare azioni che siano rispettose del proprio sentito e in mediazione rispetto alle imposizioni esterne;
- altri ancora si estraniano dal contesto attuale rifugiandosi nella lettura delle opere che più amano.
Quelli che attuano l’immobilismo fiducioso sono persone che guardano con speranza al futuro, ritengono che il contesto attuale sia assurdo e credono nella forza critica della comunità.
Limitano al massimo le loro azioni in attesa di sviluppi migliori.
Si confrontano e fanno gruppo.
I mediatori sono campioni di diplomazia, riescono ad escogitare azioni in grado di preservare le loro idee. Fanno affidamento ad una rete di persone che agiscono allo stesso modo e in questo processo non si sentono soli, ma traggono forza e spinta propulsiva.
Quelli che sono profondamente delusi dalle circostanze attuali e non vedono chiaro per il futuro, sentono il bisogno di evadere dalla realtà per rifugiarsi nel passato e trovare conforto tra le righe dei grandi pensatori.
Si dichiarano “liberi pensatori” e viaggiatori del tempo” che sentono di volere stare nel passato della letteratura perché solo in quel contesto respirano libertà.
Come counselor rispetto le varie istanze, mi limito a vedere con ogni tipologia di cliente quali rischi possono emergere lungo la strada, ad attivare “risorse per preservare la persona” in modo che le scelte siano consapevoli e ben ponderate.
Così i fiduciosi si allenano a riflettere e accettare una temporanea delusione, certi che il Bene ha già vinto il Male.
I mediatori si addestrano ad adottare azioni più incisive che possono procurare temporaneo dolore, confidando sempre nella loro capacità di generare in seguito  ponti per sbrogliare la matassa.
I delusi stanno facendo un lavoro per implementare l’autostima e trovare in se stessi quella luce che non trovano fuori.
Concludo esprimendo la mia profonda stima verso tutte le persone che hanno deciso di attuare nel contesto attuale una profonda riflessione per mantenere la “barra al centro verso la  consapevolezza”.
Un caro saluto.
Antonio

by Antonio Masoch