Riflessioni per Nutrire l'Anima

Spiritualità & Filosofia

Riflessioni per nutrire l’anima: Desiderio di Pace

2022-04-15 13:03:38

Stiamo vivendo un periodo di contesa e dove le persone di buon senso si domandano come possa esistere in un mondo evoluto un tempo di guerra così anacronistico.

In queste settimane alcuni miei clienti, di fronte al conflitto scoppiato nel cuore dell’ Europa, si interrogano sulle cause della guerra ed esprimono il loro fermo bisogno di pace

Si domandano perché, dopo un periodo di sofferenza legato alla pandemia che ha segnato in modo pesante la vita delle persone, è scoppiata la guerra tra l’Ucrania e la Russia.

Non bastavano le morti causate dal virus, occorreva aggiungere le morti provocate dalla guerra.

Immagino nei miei clienti lo sconforto per la situazione attuale.

Di fronte al disagio lo strumento del counseling è la riformulazione e la restituzione della responsabilità alla persona.

La riformulazione è la tecnica base del counseling o tecnica della specchio perché il counselor rimanda al cliente ciò che ha detto e le emozioni che emergono durante il colloquio in modo che la persona risente il suo mondo con effetto diverso, esterno e più approfondito.

Per quanto riguarda la responsabilità, la persona  viene messa di fronte al suo vissuto e viene invitata dal counselor a prendere una decisione.

Ai miei clienti  domando cosa possono fare per migliorare il loro stato d’animo.

Ci sono tre modalità di reazione:

• La chiusura a riccio per estraniarsi dalle notizie e non subire altra sofferenza;   

• La costruzione di un mondo di pace partendo da se stessi;

• L’affidamento al Signore.

Nel primo caso le persone hanno deciso di spegnere gli organi di comunicazione, dedicarsi alla propria vita per non rimanere traumatizzati dalla guerra in atto.

Sostengono che hanno già  fatto il pieno con la Pandemia.

Nel secondo caso i clienti sono impegnati a curare molto l’armonia dentro loro stessi. promuovere buoni rapporti all’interno delle loro famiglie e con i conoscenti, attivarsi nei confronti delle persone disagiate di qualsiasi nazionalità.

Fanno molta meditazione e volontariato

Nel terzo caso sono di fronte a persone molto spirituali, di ispirazione cattolica, partono dalla convinzione che Gesù Cristo ha già vinto sulla morte e si predispongono in atteggiamento di affidamento.

Praticano  la preghiera che scandisce la loro giornata, sono sensibili e attenti al prossimo, fanno volontariato e cercano di mantenere un atteggiamento di equilibrio di fronte alle notizie. 

Nei confronti di tutti cerco di esprimere empatia, cioè mi avvicino al loro modo di pensare e sentire, mi immedesimo nel loro mondo e ritorno al mio mondo senza perdere la cognizione del  “ come se”.

Attivo una sorta di movimento empatico dove cerco l’equilibrio, rimango centrato sulla relazione e consapevole di me stesso, dell’altro e di quello che passa tra i due.

Cerco di stimolare la fiducia e la libertà del cliente nell’esercizio dell’auto esplorazione.

Invito la persona a riflettere sulle sue convinzioni per prendere maggiore consapevolezza.

Noto con piacere che alcuni dei clienti cominciano a farsi domande, ad uscire dal proprio schema per cercare la Verità.

I più accorti hanno capito che non si può pretendere la pace al di fuori di noi stessi se prima non facciamo pace dentro di noi.

Una persona molto devota mi ha insegnato a recitare questa preghiera:




Signore tu sei la nostra pace, vieni nei nostri cuori, nelle nostre famiglie, nei nostri territori, nel mondo intero e donaci la tua pace”.

In tutti riscontro il desiderio di cambiamento verso una condizione di serenità e quiete.

L’uomo, se vuole, può aspirare al meglio.

Un caro saluto.

Antonio

by Antonio Masoch