Riflessioni per Nutrire l'Anima

Spiritualità & Filosofia

Riflessioni per nutrire l’anima: desiderio di normalità

2021-02-26 08:31:14


Una tematica di questi giorni, che ricorre nei colloqui con i miei clienti, è il desiderio di normalità....

Complice un rialzo di temperatura inusuale per febbraio, noto come le persone sentano il bisogno di uscire, di prendere confidenza con l’ambiente circostante senza troppe costrizioni.
Alcune persone preferiscono uscire al mattino presto quando le strade sono ancora deserte per esprimere a pieno il loro desiderio di libertà e normalità.
Ci sono i temerari che si abbassano la mascherina quando non sono in presenza di altri e di lontano li vedo respirare a pieni polmoni.
Persone che sfrecciano correndo a piedi  oppure sfoggiando una bicicletta sportiva.
I più si intrattengono a distanza per fare un commento sul clima che nella sua anomalia trasmette energia.
La domanda costante nei miei clienti è la seguente:
“…quando torneremo alla normalità?”
Seguita da un’altra domanda:
“...potrò ritornare a fare quello che facevo prima?”

Alcuni clienti sono ottimisti e parlano di un’estate senza vincoli e in sicurezza, altri sono più cauti.
Di certo c’è il generale impegno ad attenuare il disagio nella “speranza di liberarsi dalle catene” prima possibile. Un lavoro che faccio con chi lo desidera è proiettare la persona nel futuro desiderato.
Bello constatare come il cliente da spazio alle proprie emozioni. Descrive con dettaglio il luogo, il clima, le persone che lo circondano, gli argomenti oggetto di discussione. Immagino una bella energia positiva che scaturisce dal suo cuore come una forza di contrasto alla generale apatia da distanziamento.

Assieme al cliente andiamo a scegliere un gesto che chiamo “àncora” con il quale la persona entra nello stato desiderato. Con questa modalità la persona si crea un suo ambito di benessere da evocare nei momenti di stanchezza e scoraggiamento.

Un ‘altra strategia è aiutare la persona a sfogare la rabbia subito, alla prima intolleranza, in modo da evitare l’accumulo e lo scoppio improvviso. A riguardo insegno al cliente “il messaggio io” attraverso il quale la persona segnala all’altro il suo bisogno di rispetto criticando il comportamento e non l’artefice.

Una buona pratica è allenare anche l’ironia che lavora sul principio del contrario per attenuare l’impatto e promuovere il distacco dalle cose. Rilevo che i clienti in questo periodo hanno bisogno di essere ascoltati perché entrano nel setting e scaricano un fiume di parole. Parlano, parlano, e mentre si sfogano cambiano espressione. Passano da una modalità aggressiva ad una postura più rilassata.
E’ bello quando a fine del colloquio la persona mi ringrazia perché si è sfogata.
Invito tutti a liberare energie positive per allenare il proprio pensiero, il proprio corpo alla dimensione dell’equilibrio e per favorire un generale flusso di bene.
Sognate, esprimete il vostro dissenso, ridete sulle catene, trovate un confidente che vi ascolti senza giudizio. In questo modo, tutti insieme, potremo riprendere in mano la nostra vita e darle un significato pieno.

Un caro saluto.
Antonio 









by Antonio Masoch