Riflessioni per Nutrire l'Anima

Spiritualità & Filosofia

Riflessioni per nutrire l'anima: Affidarsi all'uomo o a Dio?

2021-10-15 07:21:44

Praticando counseling pastorale, i clienti mi chiedono spesso di riflettere su quali basi porre la propria fiducia se affidarsi a Dio o all’uomo...

In epoche passate come il Medioevo questa domanda non si sarebbe mai posta perché il mondo occidentale era Cristocentrico cioè l’uomo legava saldamente la propria esistenza  alla presenza di Dio, del Figlio e dello Spirito Santo.
Al nostro tempo, tutto è messo in discussione e spesso l’uomo usa la scienza come cartina di tornasole per vagliare ogni affermazione.
Così nei miei percorsi di consapevolezza evidenzio tre tipi di persone:

  1. Le persone che vivono un forte credo, ancorato nella tradizione e hanno come riferimento principale Gesù Cristo;
  2. Le persone che sono al passo con l’evoluzione tecnologica e ritengono fondamentale vagliare tutto alla luce delle scienze;
  3. Le persone  che vivono la propria esistenza in modo passivo.

Ogni tipologia quando viene a fare un percorso di counseling in qualche modo ricerca basi certe per stare bene.
La prima categoria di persone, che definisco cattolici praticanti, viene per trovare sollievo dal tempo attuale.
Confidano nel Signore.
Il loro mantra è quello dell’apostolo Pietro quando disse:
“Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna.”
Hanno sofferto il distanziamento causa il Covid-19, in particolare la mancanza di partecipare alla messa.
Confinati in casa, trovavano grande sollievo assistere alla messa presieduta da Papa Francesco, tuttavia l’impossibilità di fare la comunione li faceva sentire orfani.
Al momento attuale riflettono sulla necessità di usare il disinfettante all’ingresso delle Chiese.
La mancanza dell’acqua santa all’ingresso non li rende sereni.
Si domandano se non sia il tempo di ripristinare quel gesto antico  carico di significato, appena entrati in chiesa visto che la maggior parte dei fedeli si sono immunizzati.
Un’altra questione è l’uso dell’antisettico nelle mani anche prima di assumere l’Ostia Santa.
Non possono concepire di ammalarsi attraverso il sacramento della comunione.
Il lavoro che facciamo insieme è di andare oltre la ritualità e di porre le basi del loro credo dentro la loro persona in quanto tempio vivo di Dio in questo modo si mettono al riparo da possibili mutazioni della liturgia  ed imposizioni.
Le persone che si affidano alle scienze che io definisco tencodipendenti vengono perché sentono il bisogno di dare calore alla loro vita.
Sembra strano, ma con tutte quelle comodità: il cellulare ultimo grido, la robotica spaziale in casa, e in ufficio…, sentono il bisogno di allenare la loro componente affettiva.
La tecnologia infatti nutre solo  il loro piano logico e sentono la necessità  di contro bilanciare il piano limbico.
Lavoriamo  sui canali sensoriali, per riscoprire il valore della persona e la sua spiritualità.
Facciamo osservazione della natura e letture.
E’ curioso, ma con queste persone leggere il Cantico dei Cantici della Bibbia che parla di due innamorati, può suscitare grandi emozioni.
La persona scientifica  riscopre che esiste una perfetta sintonia tra l’uomo ed il creato.
Intuisce  l’esistenza di un Regolatore Superiore che fatica a chiamare Dio.
In ultima analisi ci sono le persone che vivono in modo passivo la loro vita.
Questo genere di clienti arriva dopo aver subito un grande scossone, tipo una malattia, un decesso che li ha segnati in modo profondo.
Giungono  dopo aver fatto un percorso di psicoterapia, per concedersi dei momenti di ascolto leggero.
Scoprono che La scossa originaria ha servito ad accenderli, a fare si che prendessero vita e consapevolezza della loro esistenza, ad uscire dal copione che replicavano all’infinito in modo passivo.
Colgono l’importanza di spostarsi nella vita, di fare esperienza, per vivere a pieno il presente.
La malattia o il decesso della persona cara, li porta ad attaccarsi a qualcosa di più alto e duraturo e nella ricerca delle radici scoprono l’esistenza di Dio che li ama.
In definitiva posso affermare che l’uomo desideroso di capire la propria esistenza, va alla ricerca di equilibrio.
Strada facendo sente che questa armonia rispecchia un ordine superiore che ha la sua radice in Dio.
Così si parte dall’uomo per arrivare a Dio e le due dimensioni si compenetrano e si completano.
Un caro saluto.
Antonio

by Antonio Masoch