
Anna D'Amore
Combatti per il tuo sorriso. Sempre.


Anna D'Amore
Immagino abbiate già visto almeno una volta questo simbolo, o comunque questa "Mano di Fatima" da qualche parte. Spesso e volentieri la vediamo posta come ciondolo di una collana, oppure come ornamento per gli orecchini, bracciali, ecc. Non tutti però ne conosciamo il significato. Oltre ad essere bella visivamente, ha un senso ancor più bello. Andiamo a scoprirlo insieme. La mano di Fatima, detta anche Hamsa (cinque in arabo) o Khamsa, è un amuleto a forma di palmo di mano popolare in tutto il Medio Oriente e nel Nord Africa. Il simbolo della mano destra aperta, simbolo prettamente islamico, è legato ad una leggenda d’amore che vede come protagonista proprio Fatima, la figlia di Maometto, una donna molto sensibile e dotata secondo la tradizione islamica della capacità di fare miracoli. Si racconta che la giovane donna sposò un cugino del padre, Ali, di cui era molto innamorata. Una sera lo vide però tornare a casa con una concubina. Scioccata da questa visione Fatima, che stava cucinando, mise inavvertitamente la sua mano al posto del cucchiaio nella minestra bollente che stava preparando. Troppo presa dalle sue pene d’amore non se ne accorse e non percepì subito il grande dolore. Il marito, entrando, si accorse della situazione e aiutò Fatima a riprendersi dall'ustione, non rinunciando comunque ad accompagnarsi con la nuova concubina. La moglie non poté che accettare la decisione dato che la religione islamica permette al marito di avere più donne, ma decise di spiare l'intimità della coppia. Alla vista di un bacio, Fatima si mise a piangere ed una lacrima bagnò la spalla di Ali. A quel punto l’uomo capì il grande amore nei suoi confronti che era presente nel cuore della moglie e decise di rinunciare alla notte con la concubina. Questa leggenda, a parer mio, vuole insegnarci qualcosa. Come dice il grande Freud, non siamo mai così indifesi verso la sofferenza, come nel momento in cui amiamo. Ed è proprio vero. Spesso e volentieri, una donna, o una persona in generale, si annulla nel momento in stesso in cui ama. Non conosce limiti. O meglio, non li riconosce, per il troppo amore. Sbagliando chiaramente. Perché l'amore verso sé stessi è ciò che conta più dell'amore verso chiunque altro. E voi? Cosa ne pensate di questa leggenda? Cosa pensate della morale che ho tratto da questa storia? Pensate che sia giusto sottrarsi per amore? Oppure che non bisogni mai sottostare a qualcuno?


Anna D'Amore
“Non riesco a pensare ad alcun bisogno dell'infanzia altrettanto forte quanto il bisogno della protezione di un padre.” Quante bambine o bambini si sono ritrovati a dover crescere senza un padre? Alcuni sono legati a questa situazione talmente tanto che sono cresciuti e diventati adulti ugualmente, però sviluppando un comportamento che li caratterizzerà per sempre. Altri hanno deciso di essere più forti e di fare di questo spiacevole evento un punto di forza, migliorandosi e diventando persone meravigliose. La verità, però, è che tutti i bambini e le bambine che crescono senza una figura maschile accanto, avranno dentro di sé un vuoto che mai nessuno potrà colmare. E nulla potrà mai cambiare questo. Potranno trarre da ciò tutto il meglio possibile, ma il dolore resterà sempre. E lo vedi. Qualcosa dentro di loro sarà rotto per sempre. E niente potrà rimettere a posto i pezzi. -Anna D'Amore
