Buongiorno!
Petit coin adorable chez Madame Bovary
LO RICONOSCETE?
Non esistevano smartphone, nemmeno i cellulari, i più fortunati avevano un walkman e una scorta di batterie x affrontare il viaggio verso il mare e parenti, in musica.
Si arrivava quando si arrivava.
Si parlava, ci si guardava negli occhi e si condivideva queste poltroncine, bollenti d'estate, fino al giorno dopo. Non c era aria condizionata ma alla vista del mare si aprivano i finestrini per respirare aria mista all'odore di ferro delle rotaie.
"La prossima stazione è la nostra" un ultimo saluto ai compagni di viaggio, nel frattempo non più sconosciuti, per non rivederli mai più, o chissà..
Come spiego a mio figlia queste emozioni così forti e così vere?!
Sono fiero di aver vissuto gli anni 80/90❤
Una riflessione che faccio da anni e poche volte l’ho condivisa. Voglio provare a farlo in un modo positivo poiché vorrei che portasse dei risultati. Ci sono in Italia migliaia di famiglie con figli affetti da autismo e vi assicuro che la maggior parte di loro vivono in solitudine, senza famigliari accanto, senza amici, senza nessuno che bussi alla loro porta. Ok. L’autismo è una “bestia” che fa paura, ma forse fa più paura perché non si conosce da vicino. Quindi provarci almeno? Si, si…la maggior parte dei bambini/ragazzi/adulti affetti da autismo sono difficili da capire e gestire, ma sono veramente in tanti a provare ad avvicinarsi? Viviamo in un mondo in cui tutto va ad una velocità assurda, persone che non si parlano, che non si guardano negli occhi, persone che non sanno più cosa significhi essere umani. Diamo la colpa alla vita frenetica che è più semplice. Ma se si facesse uno piccolo sforzo ? Quanti di noi non sprechiamo il nostro tempo molte volte? Ecco. Volevo arrivare qui. Il tempo. Un paio d’ore cosa significano ? Non molto direi. Ma avete idea di cosa significherebbero un paio d’ore per un ragazzo autistico ? Sapete che valore avrebbe per una famiglia che si trova a dover combattere ogni giorno con l’autismo? Aver qualcuno con cui scambiare due parole, qualcuno che ascolti tutti i tuoi pensieri confusi e disperati nei momenti più disperati. Ovviamente vale per tutte le famiglie che vivono ogni tipo di disabilità.
Ma a parte tutto questo, stavo pensando che siamo miliardi su questa Terra eppure in tanti ci sentiamo soli.
Assurdo tutto questo.
Regaliamo il nostro tempo. Una piccola parte, ma facciamolo. Facciamolo con chi ne ha più bisogno. Facciamolo e vi garantisco che siamo noi a guadagnare per primi..