Alessia Mercanzin

Founder Junior

EFFETTI DEL SUONO-LA CIMATICA Dall’esperienza di E. Chladni e di H. Jenny, costatiamo che facendo vibrare una piastra metallica ricoperta con uno strato di polvere, essa assume forme organizzate. Questa è la cimatica che studia l’effetto morfo-genetico delle onde sonore. Quando si cambia frequenza, la forma si rompe per poi organizzarsi in una differente. Se si posizionano due diapason vicini e si fa vibrare uno di essi, anche l’altro inizierà a vibrare (per simpatia). Un corpo, quindi, è in grado di trasmettere la propria vibrazione ad un altro corpo, questa è la risonanza. Quindi la musica, essendo vibrazione per eccellenza, può agire sul piano fisico-biologico, su quello emozionale, e su quello mentale.

7  
1
Alessia Mercanzin

Founder Junior

DA DOVE NASCE IL LETTO ARMONICO Il letto armonico deriva da uno studio di Pitagora, filosofo e matematico vissuto in Grecia circa 2600 anni fa. Pitagora, grazie ad uno strumento monocordo (il monocordo è uno strumento composto da una sola corda, tesa sopra una cassa di risonanza) è riuscito a suddividere il suono in intervalli di ottave, creando così la scala naturale armonica che fu usata fino al Medioevo, quando furono introdotte le note alterate. Egli sosteneva che l’armonia della musica stimolasse un ordine interiore e usava la musica per curare la depressione, la malinconia e molti altri malesseri. Dal monocordo di Pitagora nasce il moderno letto armonico. Il letto armonico, da me usato, è accordato a 432 Hertz. Quest’accordatura è chiamata accordatura aurea ed è un’intonazione, impiegata in passato in teatri e corti europee, che utilizza il LA centrale intonato a 432 hertz, anziché a 440Hz (intonazione standard ufficiale adottata nel 1953 in tutto il mondo.) Per molti amanti, la musica suonata a 432 Hz risulterebbe più piacevole per l’udito, più morbida e più luminosa, inoltre secondo alcuni, la musica suonata con tale accordatura porterebbe benefici alla salute degli ascoltatori.

Alessia Mercanzin

Founder Junior

Esiste un potere effettivo della musica, in quanto, le vibrazioni sonore trasmesse dall’orecchio alla corteccia cerebrale si trasformano in emozioni. Dare benessere significa ristabilire l’armonia, riequilibrare le singole vibrazioni, fortificare il ritmo. La musicoterapia stimola l’evocazione di ricordi ed emozioni e provoca un’intensa attività cerebrale che permette di recepire il mondo sonoro, di coglierne l’organizzazione attraverso i propri stati affettivi o la propria immaginazione. Essendo poi la musica, espressione della nostra interiorità, essa è in grado di esercitare la propria azione sul centro stesso della nostra psiche e sulla nostra attività spirituale e comporta profonde risonanze affettive, ricordi del passato stivati nel nostro lobo limbico. In sintesi, la Musicoterapia può migliorare lo sviluppo motorio e cognitivo, stimola le abilità socio-relazionali, favorisce l’espressione delle emozioni, stimola pensieri e riflessioni profonde sulla persona.

1
1 2