Alessandro Rebuscini

"Est modus in rebus".

VOI PRATICATE KARATE COME UN HOBBY?!

2021-01-04 21:35:47

ECCO PERCHÈ IL KARATE NON PUÒ ESSERE CONSIDERATO UN HOBBY.

Riflessione di un umile praticante.

Sono passati ormai diversi anni, da quando durante la mia prima ed ultima esperienza in una gara dilettantistica di karate, un altro praticante che faceva parte del gruppo con il quale ero partito dall'Italia per raggiungere la Romania, nazione nella quale si svolgeva questo evento sportivo, disse rivolgendosi a me e alla mia compagna le seguenti parole:

"VOI PRTICATE KARATE COME UN HOBBY"?!

La motivazione che spinse questa persona a dirci queste parole, riguardava il nostro modo di intendere l'arte marziale. Infatti a quell'evento io decisi di partecipare per curiosità, ma anche per cogliere l'occasione di visitare un nuovo luogo, mentre la mia compagna decise di non partecipare facendo da spettatrice e turista.

Amiamo entrambi viaggiare!

Il nostro maestro, nonché padre della mia ragazza, ci ha fatto conoscere l'arte marziale come stile di vita e non come attività sportiva legata al competere con qualcuno per vincere una medaglia o una coppa.

L'arte marziale ci insegna che l'unico vero avversario da sconfiggere risiede dentro di noi!

Durante quella gara che si tenne a Timisoara, ebbi la conferma che l'aspetto competitivo nel karate non faceva per me in quanto andava contro l'ideale stesso di questa disciplina.

Rimasi quindi senza parole quando le mie orecchie udirono quelle parole, in quanto dentro di me sapevo come in realtà il karate poteva rappresentare tutto tranne che un hobby.

Vediamo dunque cosa vuol dire hobby secondo il sito https://educalingo.com/:

Hobby, indica un'attività praticata nel tempo libero per piacere, interesse e divertimento. Come lo stesso concetto di tempo libero, si è affermato con l'avvento della società industriale, che distingueva il tempo lavorativo da quello disponibile per altre attività.

L'arte marziale invece è da intendere come stile di vita in quanto unisce alla parte pratica (fisica) anche quella spirituale e culturale. Infatti attraverso la pratica del karate si ricerca un costante e continuo miglioramento (CO.CO.MI. come direbbe Gianluca Spadoni) della propria persona sotto tutti gli aspetti. 

Attraverso l'arte marziale vengono insegnati valori che dovrebbero essere in seguito trasferiti ed applicati alla vita di tutti i giorni, anche al di fuori del luogo della pratica.

Tutto questo richiede una risorsa importante che possediamo ma che è l'unica che si esaurisce ogni secondo che passa: il tempo.

Per migliorare e progredire nella vita così come nella "via marziale" abbiamo bisogno di dedicare molto tempo e soprattutto dobbiamo farlo in maniera continuativa.

Proprio qui il karate, o qualsiasi altra arte marziale, ed il concetto di hobby entrano in contrasto.

L'hobby, almeno per me, è quell'attività, passione o azione che svolgo solo ed esclusivamente quando riesco a ritagliarmi del tempo libero per dedicarmici. Spesso non riuscendo a trovare questo tempo, si finisce per accantonare i nostri hobby. 

Il karate invece vissuto nel modo corretto dovrebbe diventare parte integrante della nostra vita. Di seguito riporto le parole del maestro con il quale ho avuto il piacere di allenarmi sull'isola di Okinawa, luogo di origine di tale arte marziale:

"Per me il karate è come l'aria o l'acqua: non ci faccio nemmeno caso".

Queste parole di Maeshiro Morinobu, sono estratte da un'intervista che il mio maestro Emanuel Giordano fece all'okinawense, suo maestro, in occasione del seminario "Lo Shuri-Te" che si tenne a Settimo Torinese nel 2016. Potete trovare l'intervista completa qui sotto:

Queste parole dimostrano che per un praticante di karate, la propria arte rappresenta un qualcosa a cui si dedica quotidianamente senza nemmeno più doversi ricordare di doverla fare.

Nella nostra cultura e società non è facile riuscire a replicare questo modello che viene da una realtà differente ma conosco persone che vivono l'arte marziale come stile di vita.

Anche io nel mio piccolo, dopo aver visto con i miei occhi, come viene vissuto il karate nel luogo dove è nato, ho iniziato a vivere diversamente il rapporto con quest'arte marziale. E mi impegnerò per far conoscere questa visione a quante più persone possibili.

Per concludere quindi credo di poter affermare che il karate non può essere considerato un hobby se lo si vuole vivere nel suo vero e più profondo significato.

E mi sento ancora più sicuro nel poter dire che il karate non è fatto per vincere un premio o per avere una carriera agonistica dopo la quale accantonarlo. Il karate è vita e non ci possiamo dedicare ad essa solo quando ci è più comodo. Il karate è per sempre!

Colgo l'occasione per augurare a tutti un felice 2021 ricco di tanti miglioramenti!


by Alessandro Rebuscini