Founder Junior
Per riconoscere le qualità degli altri è necessario possederle almeno un poco
« Forse pensate che gli ignoranti siano impressionati dall'intelligenza dei sapienti o che i cattivi ammirino le qualità delle persone per bene, e così via...»
Ciascuno nota esternamente a sé solo ciò che corrisponde a quel che egli stesso è già
« Ma non è affatto così, anzi, spesso succede proprio il contrario, poiché i loro difetti e le loro debolezze li rendono ciechi alle virtù degli altri, e impediscono loro di apprezzarle.
Se volete conoscere il grado di evoluzione di un essere, cercate di capire ciò che egli è in grado di apprezzare negli altri. Se rimane insensibile alle loro qualità, significa che certamente egli ne è sprovvisto.
Per riconoscere le qualità degli altri è necessario possederle almeno un poco.
E allo stesso modo, per riconoscere l'esistenza del Creatore, l'Essere di tutti gli esseri, la Sua saggezza, il Suo amore e il Suo splendore,
occorre aver già sviluppato dentro di sé
qualcosa di quella saggezza, di quell'amore, di quello splendore.
In genere ciascuno nota esternamente a sé solo ciò che corrisponde a quel che egli stesso è già. »