Alberto Malesani

Founder Junior

Il bambino che guardava le stelle...

2019-04-27 14:37:35

C'era una volta un bambino, nato e cresciuto nel Regno della Quantità. Era un bambino che amava giocare, rifugiarsi nei boschi, salire sugli alberi, palare con fiori e farfalle... Gli piaceva fare intrugli con la terra, un filo d'erba, l'acqua e il sole con cui creava pozioni magiche e miracolose.

Dal Regno della Quantità al "Regno della Qualità"

Era creativo e aperto alla vita che viveva come un'avventura gioiosa, nutrito dalle nuove scoperte, sensazioni ed emozioni che l'esistenza ogni giorno gli donava. Immerso nel costante fluire dell'esperienza non conosceva il tempo e i limiti dello spazio.

   

La sera prima di coricarsi amava guardare le lucine che brillavano in cielo e rimaneva incantato di fronte a quell'immensità scintillante. E i suoi genitori, accortisi del forte richiamo che quelle luci lontane esercitavano in lui, decisero di appiccicare al soffitto della sua cameretta una piccola galassia di stelline adesive iridescenti.


Crescendo quel mondo di purezza, scoperta e bellezza cominciò a sbiadire.

Prima i genitori e poi la scuola, figli della cultura del Regno, gli insegnarono a contare, misurare, pesare tutte le cose materiali ed immateriali con cui entrava in contatto, instillando in lui "valori" della Quantità e il concetto del Tempo


Piano piano questi presero il sopravvento e il suo nuovo modo di essere si incentrò senza che se ne rendesse conto su un insaziabile bisogno di possedere e avere di più


Il legnetto, il sassolino e il filo d'erba con cui giocava diventarono una collezione di giocattoli, biciclette, videogiochi... e guai a chi glieli toccava

I giocattoli divennero poi vestiti, motorini, telefonini... fino a sognare fidanzate bellissime, case di lusso, vacanze esotiche, lavori strapagati...


Ormai l'unico modo per essere felice era quello di avere di più


Ma un giorno, guardando le stelle, si ricordò! 

Fu un istante in cui vide con chiarezza che quelle cose che desiderava così ardentemente non erano in grado di mantenere la loro promessa di felicità

Più e più volte aveva sperimentato che una volta raggiunte presto esaurivano la loro capacità di renderlo felice.


E fu così che si aprì a lui un nuovo regno, il "Regno della Qualità", fatto di sentire e pura presenza. Un regno oltre lo spazio e il tempo, non misurabile, ma al tempo stesso perfettamente percepibile con infinite sfumature e gradazioni di intensità


Era come se per lui nulla fosse più scontato ed emergevano profumi, sapori, colori intensi e inattesi. Dietro ad ogni cosa, persona, parola, azione... che pensava di conoscere si celava un nuovo mondo di qualità nascoste che ora erano visibili. Un regno che in cui non doveva più capire cosa fare in quella situazione, ma lo sentiva nel profondo e sapeva che era così senza alcun dubbio...


Da quel giorno ha riscoperto la gioia di vivere e guarda i fiori e le stelle con gli stessi occhi di quando era bambino.