Agopuntura senza aghi

Sciogli il dolore con le essenze

Agopuntura senza aghi

Sciogli il dolore con le essenze

Il dolore fisico può esprimere un disagio emotivo

2021-02-11 15:33:45

Il disturbo insorge proprio dove c’è un blocco energetico.

Ricevo la telefonata di una persona che mi chiede se posso aiutarla perché ha un gran male al fianco e all'anca, dolore che scende al lato della gamba, dorme male e spesso si sveglia per il dolore quando si muove e si gira.

Chiedo se si era già sottoposto a visita medica e se non vi erano state riscontrate patologie. Gli ricordo che il mio lavoro si occupa esclusivamente del fluire dell'energia vitale.

Mi informa che il tutto è iniziato in vacanza in Inghilterra dove era andato a trovare i parenti e tutti insieme avevano deciso di trascorrere una settimana al nord.  

Improvvisamente nel caricare le valigie ha sentito una forte fitta che non accennava a diminuire, così è andato subito al pronto soccorso dove è stato visitato da un medico.

Si è anche sottoposto, sempre in Inghilterra, a qualche seduta di osteopatia. 

Tornato in Italia il dolore continua, di intensità leggermente minore, ma comunque molto presente e tale da non consentirgli un buon sonno. Mi chiede se in qualche modo potessi aiutarlo e alleviare ulteriormente il dolore.

Inizio quindi a farmi indicare con un dito dove esattamente sente il maggior dolore: risulta sul lato esterno del bacino nella zona dell'articolazione femorale e lungo il meridiano di colecisti o cistifellea che scorre proprio lateralmente alla gamba.

Questo scorrere dell'energia vitale nei muscoli laterali della gamba mi    permette di cambiare direzione e cogliere delle opportunità. Tuttavia se questa energia viene bloccata, per ragioni che in questo caso vedremo,      non permette il raggiungimento di un obiettivo, la realizzazione del      proprio potenziale e provoca dolore.

Comincio ad osservare i padiglioni auricolari che non mi danno segnali particolari, o meglio: nessun segno si evidenzia rispetto agli altri. Inizio, quindi, un'analisi pressoria e la persona avverte forte dolore nella zona corrispondente all'ultima parte dello stomaco e al piloro. Questo vuol dire che, anche se non c'è sofferenza allo stomaco, comunque c'è una alterazione energetica in quell'organo.

Abbiamo mal di stomaco quando ingeriamo qualcosa che ci da fastidio, facciamo fatica a digerirla o tentiamo di rigettarla, questo ci provoca un senso di nausea. Questo fastidio, però, può presentarsi anche quando     non accettiamo determinate situazioni, quando non riusciamo "a         mandar giù" qualcosa del nostro mondo, del nostro ambiente, della      nostra condizione. 

Questo disturbo, tuttavia, si situa generalmente nella parte alta dello stomaco, alla sua entrata. Il fatto che in questo caso il padiglione auricolare mi informa che il blocco si colloca nell'ultima parte, mi fa pensare che forse l'orecchio mi vorrebbe comunicare che in un certo senso la situazione si stia risolvendo, in qualche modo venga digerita.

Argomentando tutto ciò con la persona, mi confessa che da un po' di tempo ha sempre lo stomaco gonfio e dolorante con difficoltà a digerire anche i piatti più semplici. Mi racconta, poi, che in effetti è stanca del suo lavoro, perché non gli porta soddisfazioni, se non economiche, un lavoro in cui non sente realizzarsi la sua predisposizione.

Mi dice anche di aver fatto una serie di colloqui per una attività molto vicina alle sue caratteristiche con buone prospettive per una assunzione. 

Veniamo ora al disturbo portato dalla persona. Anche se il dolore è stato provocato da uno sforzo fisico, sappiamo che insorge proprio dove l'energia vitale è bloccata.

Infatti, in caso di evoluzione positiva dei colloqui, la nuova situazione lo porterà a dover scegliere tra due possibilità: rinunciare alla certezza del già conosciuto per poter concretizzare le sue potenzialità o mantenere la sicurezza economica e la tranquillità di tutta la famiglia, ma a rischio di frustrazioni.

In ogni caso dovrà prendere delle decisioni: o comunicare le sue dimissioni all'azienda in cui lavora attualmente, o rifiutare il nuovo posto nonostante tutti i colloqui intercorsi. Questo gli provoca una grande ansia con pensieri continui e ripetitivi: vorrebbe inconsciamente rimandare la decisione, in un certo senso blocca questa energia, questa spinta al cambiamento.

Se questa spinta ad attivare un processo, a prendere delle decisioni non avviene, come in questo caso rimandato per lungo tempo probabilmente, si provoca un blocco energetico che infiamma il percorso del canale e causa dolore.

Ma perché il dolore all'anca e proprio all'anca?

In psicosomatica il bacino e le anche rappresentano la stabilità, l'equilibrio, la sicurezza in tutti i sensi: dal punto di vista fisico, economico, delle relazioni, etc.

Quando si ha incertezza e insicurezza nell'equilibrio, il movimento del bacino e delle anche non è più sciolto, le gambe sono incerte nel trovare il cammino, i muscoli si irrigidiscono cercando una staticità che a lungo andare diventa rigidità che produce dolore. 

Tornando al caso in esame, la possibilità di cambiare lavoro suscita esitazione nel lasciare il certo per l'incerto, cagionando una rigidità nella posizione acquisita e rimandando la decisione di prendere l'iniziativa.

Il lavoro che andremo a fare, sia auricolare che somatico, sarà spingere l'energia dello stomaco verso il basso e soprattutto muovere il flusso dell'energia bloccata della coliciste nella zona riflessa corrispondente, oltre a sostenere con un taping auricolare la zona lombosacrale e suggerire il massaggio nella zona dolorante con olio essenziale di rosmarino veicolato con olio di cocco o olio di vinacciolo.

Spegni il dolore con un clic
I punti e le zone riflesse possono essere considerati i pulsanti per riattivare il flusso dell'energia vitale
by Andrea Passarini
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