Adriano Pettenon

Founder Executive

AMA... COME TE STESSO!!!

2018-11-19 17:18:25

Si possono amare gli altri solo quando amiamo noi stessi perché questo sentimento nasce nel terreno fertile che abbiamo coltivato nel nostro campo. (Romano Battaglia)

Ama il prossimo tuo come te stesso” è un evidente invito ad amare gli altri, ma è soprattutto un invito ad AMARE TE STESSO perché se non ami la tua persona non puoi nemmeno riuscire ad amare davvero le altre persone.

Quanto amare? Tanto quanto amiamo noi stessi, non di meno, caso mai di più. 

Poiché non è certo che noi ci amiamo, che ci vogliamo davvero bene, questo comandamento, o regola di vita e di comportamento sociale, è innanzitutto un invito ad AMARE NOI STESSI.

Dobbiamo volerci bene per essere capaci di mettere in pratica amore verso gli altri, per essere nella condizione di avere l’energia, le capacità fisiche e mentali, la comprensione, la motivazione, la forza emotiva e spirituale, la disponibilità, lo stato d’animo per voler bene e fare del bene come espressione di amore.

Come possiamo essere capaci di amare un altro, di procurargli del bene, se non amiamo nemmeno noi stessi?

Il sollecito ad amarci è motivato dal fatto che non sempre ci vogliamo abbastanza bene da trattarci davvero bene, da ricercare le condizioni per il nostro vero benessere, anzi, spesso ci trattiamo male, ci facciamo del male.

Ad esempio agiamo contro la salute fisica con cibi sbagliati ed esagerati,  quando danneggiamo l’ambiente o guidiamo mentre parliamo al cellulare, mettiamo a rischio la salute mentale procurandoci ansia e stress, trascuriamo le nostre emozioni fino a perderne il controllo, complichiamo le relazioni sociali con la prevaricazione e lo scontro anziché confrontarsi sulle rispettive ragioni.

Mali che poi, coscientemente o no, riversiamo sugli altri.

Pensare e agire per il proprio benessere può sembrare un comportamento negativo, mosso da egoismo, ed in effetti è vero, è egoismo, però è un egoismo buono.

Infatti c’è l’egoismo cattivo focalizzato sull’avere, con lo scopo di possedere tutto solo per se stessi, con disinteresse verso gli altri e la ricerca esclusiva di benefici personali.
L’egoismo buono ha invece il fine dell’essere: essere presenti, solidali, pronti, all’altezza delle situazioni, compassionevoli, altruisti, capaci di agire favorevolmente. L’egoismo buono consente di esprimersi verso gli altri nell’essere capaci di fare, di intervenire in aiuto con disponibilità e competenza. Ovvero di praticare l’amore.

Perché? Perché amare, volere bene, condividere le difficoltà, non sono cose astratte, ma si manifestano con l’agire, con il fare il bene, con i gesti e le azioni utili a procurare un miglioramento, fino a generare una condizione di benessere. Cioè quello “stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale” di ben-essere (stare bene o esistere bene) che consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale personale nella società.

Amare se stessi ricercando uno stato di benessere personale ha perciò anche un valore sociale.