Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Potature umane in quarantena: cosa sono e perché servono

2020-04-25 06:26:02

Quello che stiamo vivendo è un evento energetico molto forte. Con l’andare del tempo e dei mesi, molti di noi hanno avuto modo di recuperare vecchi e cari amici che non sentivamo da tempo, nell’esigenza di sentirsi più vicini.

Per molti è stato bello scoprire che da ambo le parti, magari, si è trovato un nuovo modo di valorizzare e vivere il presente. E allora ci sono state telefonate vere, come quelle di una volta: telefonate fatte senza fretta, in un ascolto pieno e sincero che fa bene al cuore.


E magari si è riusciti a ridere, a ridere di certe gag e vignette che circolano allo scopo di esorcizzare il periodo, o di certi spauracchi, o prendendo in giro questo o quel personaggio, questa o quella teoria.


Il sorridere insieme potrebbe farci scoprire, dopo anni, tante somiglianze di cui non ci eravamo accorti o di cui non eravamo consapevoli. Ci siamo sentiti pieni, appagati, nello scoprire che un’amicizia non era mai andata persa, ma anzi si stava rinsaldando. Che, con telefonate di quel tipo, si poteva davvero recuperare ogni “non detto”, aggiornarsi su esperienze, sensazioni e passi di danza vitale, passi di crescita.


Dall’altra parte, a molti di noi sarà successo di essere rimasti sorpresi, sospesi, con il passare delle settimane, per la totale assenza di qualcun altro a cui si è voluto bene e che pensavamo ci volesse bene.


Durante un’esperienza umanamente così forte, capita anche che persone che non si sentivano nei tempi tranquilli, tornano a sentirsi nei tempi “forti”. E viceversa, persone che si dava per scontato sarebbero state vicine in situazioni così particolari, non hanno mandato alcun segno della loro presenza nella nostra vita.

In quarantena possiamo tutti approfittare a dare una bella ripulita alla vita affettiva. 


La pulizia che questo periodo richiede non è solo quella delle case, delle auto in giardino e della natura, dei fiumi e della Terra. E’ anche una pulizia energetica e una pulizia emotiva e affettiva.


Le “potature umane” possono avvenire, ciclicamente, nei momenti di passaggio personali, ma di fronte ad un evento di tale portata, questo fenomeno riguarda un’intera collettività di persone nello stesso periodo.


Anche se a prima vista la cosa potrebbe sembrare difficile, in realtà è una benedizione. La quarantena sta permettendo a tutti noi una “selezione affettiva” dolce e spontanea, che avviene in modo silenzioso, senza il rumore delle nostre elucubrazioni o della nostra volontà. Avviene e basta.


Usciti da questa esperienza storica collettiva, avremo tutti rapporti umani più veri e autentici. In fondo, gli alberi in natura si potano da soli, i rami secchi cadono. Non pensare all’assenza di qualcuno, quanto alle presenze nel tuo futuro.