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Parte il nuovo progetto di raccolta rifiuti nel Tevere: si potrebbe prendere spunto!
Raccogliere i rifiuti galleggianti dal Tevere e renderli pronti per essere riciclati. E’ l’obiettivo del nuovo progettomesso a punto dalla Regione Lazio e inaugurato a Fiumicino. Si tratta, nello specifico, di una barriera antiplastica in grado di trattenere i rifiuti sparsi nel fiume.
Le associazioni ambientaliste hanno apprezzato molto questa iniziativa, che è costata 40 mila euro. Insieme alla Regione Puglia ha collaborato anche l’azienda che ha ideato il metodo, Castalia Operations Srl.
Il Governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha spiegato l’importanza di questo progetto, che “interviene sui cattivi comportamenti dell’uomo”. Il progetto ha già condotto alla raccolta di 15 tonnellate di plastica con i pescherecci. E’ chiaro che la maggior parte dei rifiuti presenti nel mare proviene dai fiumi che in esso si riversano.
I rifiuti accumulati e raccolti attraverso la rete in polietilene vengono poi riciclati e tornano a nuova vita, diventando panchine, bottiglie e spartitraffico. La rete è in grado di resistere alle intemperie e non interferisce in alcun modo con l’ambiente e l’ecosistema.
Progetti similari sono stati applicati in passato in altre zone: il primo risale al 1988, sul fiume Sarno. Ma l’installazione ebbe vita troppo breve per poter capire se è stata utile o meno. Nel 1992 un sistema del genere, ma più in piccolo, è stato installato sempre sul Tevere.
Mi chiedo: si potrebbero applicare sistemi simili nei fiumi più inquinati per ripulirli e impedire che i rifiuti vadano a finire in mare? Prevenire si può, forse enti ed istituzioni dovrebbero semplicemente decidersi ad INVESTIRE risorse economiche dove serve.