Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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L’Impeachment: uno sguardo su questo particolare istituto giuridico

2020-01-16 17:49:31

Il presidente americano Donald Trump è in stato di impeachment e dovrà essere giudicato dal Senato. In teoria, rischia di essere rimosso dall’incarico. Il termine inglese, traducibile in italiano come “accusa”, deriva dal latino “impiciare”, “impiciamentum".

Questa è la pena comminata in passato ai parricidi (coloro che hanno ucciso il padre), e che consisteva nel gettarli in mare rinchiusi in un sacco ricoperto di pece, affinchè l’acqua tardi a penetrare. Il termine descrive la messa in stato d’accusa di un’alta carica dello Stato per reati molto gravi.


Come funziona l’impeachment negli Stati Uniti


In America la richiesta di impeachment verso il Presidente parte da una denuncia presentata da un rappresentante della Camera bassa, che sarebbe l’equivalente della nostra Camera dei Deputati. Il caso si mette ai voti e, affinchè la procedura cominci, occorre ottenere la maggioranza. Il procedimento viene poi portato in “Camera alta”, ovvero il Senato federale, con le caratteristiche di un vero e proprio processo. Le parti possono avvalersi di documenti e testimoni. Dopo aver ascoltato accusa e difesa, il Senato esprime il proprio voto. Per condannare il Presidente, e di conseguenza rimuoverlo dall’incarico, è necessaria la maggioranza dei due terzi.


Come funziona in Italia


Nato in Inghilterra nel XIV secolo, oggi l’istituto giuridico dell’impeachment è diffuso in quasi tutti i Paesi del mondo, seppure con leggere differenze. Anche in Italia esiste un procedimento simile: è la messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica, dall’articolo 90 della Costituzione della Repubblica Italiana per due reati molto gravi: alto tradimento e attentato alla Carta costituzionale. L’accusa avviene davanti alle due Camere del Parlamento riunite in seduta comune. Per condannare il Presidente serve il voto favorevole della maggioranza assoluta. In Italia ci sono stati in passato tre tentativi di impeachment (contro Giovanni Leone nel 1978, Francesco Cossiga nel 1991 e Giorgio Napolitano nel 2014), ma nessuno è mai andato fino in fondo.


Da Clinton a Trump


Molti ricorderanno il precedente caso americano di impeachment, che nel 1998 coinvolse il democratico Bill Clinton, messo in stato d’accusa per aver mentito sulla sua relazione con la stagista Monica Lewinsky. Nel Congresso prevalse la tesi che questi comportamenti attenevano alla sfera privata, non a quella pubblica, perciò venne assolto. Probabilmente verrà assolto anche Trump, che in Senato può contare su una maggioranza repubblicana. E’ imputato per abuso di potere: avrebbe fatto pressioni su alcuni leader di nazioni straniere per avviare indagini nei loro Paesi contro Joe Biden, candidato democratico alle elezioni 2020.