Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Joseph, pellegrino francese sulla Via Francigena del Sud, si racconta

2019-08-13 14:58:57

Incontrare una persona che sta percorrendo un Cammino è sempre un arricchimento: basta avere cuore e anima disposte ad entrare in empatia, e qualsiasi distanza linguistica o geografica si annulla.

Noi abbiamo avuto la fortuna di conoscere Joseph Marzolla, pellegrino francese di 46 anni con origini pugliesi, che vive a Parigi ma che ha scelto il mondo come sua “seconda casa”. Lui, infatti, viaggia per molti mesi all’anno: il cammino intrapreso sulle Vie francigene è linfa vitale anche per la sua attività di artista.

Dopo aver percorso le Vie francigene del Nord, Joseph è arrivato a Roma per proseguire verso Sud, con l’obiettivo di raggiungere la Terra Santa, Gerusalemme. “Il cammino è un percorso che richiede forza, energia fisica, ma anche concentrazione ed introspezione. Io ho sperimentato su me stesso quanto il camminare sia importante per stare meglio nel corpo e nella mente”, dice Joseph. Per molti pellegrini come lui  il cammino è un percorso soprattutto spirituale, che serve a migliorare il dialogo con se stessi e ricavare momenti di sana solitudine.


Ma Joseph, però, non è viaggiatore come tanti altri: essendo un artista che “gioca” ad interpretare la realtà utilizzando strumenti diversi, la sua intenzione è quella di documentare il Cammino attraverso una penna (per scrivere ciò che lo colpisce o lo emoziona di più) e con l’ausilio dello smartphone, che gli serve per raccogliere le immagini dei momenti più significativi del viaggio.


Alla domanda “se ci sono stati momenti particolarmente difficili” durante il cammino intrapreso che lo ha portato fino a qui (Cerignola-Fg- n.d.r.) Joseph ha risposto, accompagnando le parole con un sorriso: “Quando si fa un cammino si sperimenta una diversa dimensione del tempo e dello spazio fisico: anche quando si incontrano momenti difficili tutto passa più velocemente perché si hanno cose impellenti a cui pensare, ad esempio dove fermarsi a trascorrere la notte”.


Quando mi sono allontanato da Roma per seguire la Via Francigena del Sud ho avuto parecchi problemi perché il percorso del Cammino non è segnalato come si deve, e mi sono ritrovato all’interno di un bosco impenetrabile pur seguendo le indicazioni fornitemi dalle mappe presenti sul web”, racconta Joseph. Ma a fronte di tale imprevedibile disavventura, ogni giorno incontra persone pronte ad accoglierlo con gentilezza.


E’ successo questo anche a Cerignola, cittadina del Tavoliere delle Puglie in cui passa la Via Francigena del Sud. Qui, come Joseph ci tiene a sottolineare, “la Pro Loco ha provveduto subito a trovarmi una sistemazione per la notte, presso la Tenuta Ripalta, struttura gestita dalla signora Natalina e famiglia”. Per chi vive un’esperienza impegnativa come un cammino, trovare persone ospitali e cordiali è molto importante.


Tra i progetti futuri di questo pellegrino francese, che definisce Parigi una bellissima città ma “povera di stimoli per gli artisti, poiché vive degli splendori del passato”, c’è quello di realizzare un’opera filmica sulla esperienza del Cammino, ed anche un libro. 

Per fare ciò, Joseph sta raccogliendo fondi tra familiari, amici e conoscenti, attraverso una piattaforma crowfounding. https://www.gofundme.com/f/1-an-a-pied-heterotopia. Di questo ci racconta a lungo, e dobbiamo ammettere che il suo entusiasmo è contagioso.

Siamo stati proprio contenti di conoscere Joseph: non ci resta che augurargli, con tutto il cuore, Buon Viaggio e Buona vita.