Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Hub o Ponte: e tu che sei, nel tuo ambiente di lavoro?

2020-05-19 09:15:42

Ogni persona che lavora, indipendentemente dal ruolo che svolge, tende ad agire come “hub” o come “ponte”. Che differenza c’è? Vediamolo insieme.

Ognuno di noi ha delle competenze specifiche che ci portano ad essere identificati come Ponti  o come Hub: conoscerle può aiutarci a valorizzare i nostri punti di forza e a contenere gli aspetti più critici di entrambe le situazioni.


Hub è un termine inglese che viene usato, ormai anche nella lingua italiana, per indicare qualcosa che ha un ruolo centrale, di aggregazione, di smistamento, di snodo.


Generalmente utilizziamo questo termine per indicare dei grandi aeroporti internazionali, in cui arriva la maggior parte del traffico aereo, oppure per indicare, in informatica, un dispositivo che collega diversi computer.

Il ponte è qualcosa che collega, che permette di congiungere due parti differenti e distanti.


Chi tende ad agire come un Hub si riconosce dal fatto che: è molto concentrato sul fare bene le cose e sul migliorare le cose esistenti, ma sempre all’interno di regole del gioco ben definite; ama assegnarsi, ed assegnare, degli obiettivi e dei compiti chiari; monitora costantemente gli effettivi progressi verso gli obiettivi prefissati; è attento a leggere e gestire le dinamiche tra le persone; da importanza a comunicare bene e regolarmente agli altri quello che ha fatto o quello che gli altri devono fare; convoca o pensa utile partecipare a riunioni di avanzamento sul lavoro; cerca di creare un buon clima all’interno del gruppo di lavoro, che sia anche accogliente e sicuro; tende a stare al proprio posto (anche dal punto di vista del luogo fisico) cercando di fare in modo che siano gli altri a venire a cercarlo.


Chi tende ad agire come un Ponte si riconosce dal fatto che: è molto concentrato sul cambiare ed innovare le cose anche cambiando le regole del gioco; è costantemente in movimento, dentro e fuori l’organizzazione, quindi va in cerca degli altri più che puntare a farsi cercare come fa, invece, l’hub; lo scopo principale del suo essere in movimento è legato al fatto di voler cercare e dare informazioni, spunti, idee da riportare all’interno o da scambiare con l’esterno; crede che la ricerca di nuove informazioni e spunti sia fondamentale per cambiare le cose; cerca alleanze con l’esterno anche per rafforzare la posizione del proprio gruppo di lavoro anche in termini di visibilità e di reputazione; è più attento alle priorità che al dover fare tutto bene secondo piani prestabiliti.


Sia l’hub che il ponte hanno dei ruoli importanti nel lavoro e nella vita privata.

 L’hub è la casa, è la sicurezza, è il riparo, è il punto fermo, è la tranquillità che ci sono delle regole, delle procedure chiare.


Il ponte è l’avventura, è l’incertezza di alternare sole, pioggia e vento, è attraversamento, è andare incontro a chi sta da un’altra parte, è vedere fuori le cose in movimento.


 L’hub è un centro di attrazione.

Il ponte è un mezzo di comunicazione.

 L’hub è il presente.

Il ponte è il futuro.


Se tendi ad agire da hub assicurati di lavorare con chi, invece, agisce da ponte, e viceversa, perché sono entrambi ruoli fondamentali per lavorare bene nel presente e nel futuro.