Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

Finocchietto o finocchio selvatico, caratteristiche e utilizzi: il liquore made in Puglia

2020-03-12 14:34:18

Tra le piante spontanee che si trovano nei campi pugliesi a partire dalla primavera c’è pure il “finocchietto” o “finocchio selvatico” (Foeniculum vulgare). Sono numerosi gli utilizzi di questa pianta in cucina, ma io voglio proporvi un liquore buonissimo che favorisce la digestione.

Il finocchietto selvatico è una pianta alta circa 2 metri, che presenta un fusto ramificato, foglie di colore verde con la forma di fieno (da qui appunto il nome “foeniculum”) che in piena estate diventano ombrelle con fiorellini gialli. I frutti di questa pianta selvatica si chiamano “acheni”, e sono di colore prima verde e poi grigiastro.


Caratteristiche e proprietà del finocchietto


Del finocchio selvatico si possono utilizzare foglie, germogli, fiori, frutti. Questi ultimi, gli acheni, di solito, servono per produrre liquori o aromatizzare carni e verdure. Il finocchietto è uno degli ingredienti principali di una ricetta tipica pugliese, ossia i taralli o scaldatelli (con semi di finocchio). Le proprietà di questa pianta che cresce spontaneamente in alcune zone delle Murge e del Salento, sono davvero numerose. Alcune di esse rappresentano un toccasana per l’organismo. Oltre ad essere un potente digestivo, il finocchietto aiuta a depurare il fegato dalle scorie, è un potente antidolorifico. Inoltre favorisce l’eliminazione di gas e tossine dall’addome.


Utilizzi del finocchio selvatico in cucina


Il finocchietto è il protagonista indiscusso di tante ricette tradizionali pugliesi, dato che a partire dal mese di Marzo e per tutta l’estate non è difficile trovarlo nei campi. Vogliamo però proporvi una bevanda gustosa che piace molto ai pugliesi perché viene realizzata in maniera artigianale, quindi è salutare e genuina. Con il finocchio selvatico raccolto nelle campagne pugliesi si può preparare un ottimo Liquore. Le origini di questa bevanda sono abbastanza controverse: vi è chi le fa risalire al sofisticato ambiente ecclesiastico, mentre altri invece legano la sua nascita ad una preparazione contadina, avvenuta quindi in ambiente più rustico. La tradizione vuole che il finocchio selvatico si raccolga in estate, e che le infiorescenze siano messe ad essiccare al sole. Con queste poi, si può procedere con la preparazione del liquore, bevanda che solitamente viene servita a fine pasto perché accelera e ottimizza il processo di digestione.


Ingredienti per Liquore al Finocchio (10 porzioni)


Per preparare questa ricetta procuratevi: 300 grammi di foglie di finocchio selvatico; 1 litro di alcol ad uso alimentare; 700 gr di zucchero; 800 ml di acqua; buccia di limone; 1 cucchiaino di semi di finocchietto (da schiacciare).


Preparazione Liquore


Mettete in infusione in un contenitore l’alcol con le foglie di finocchietto e i semi, per circa 10 giorni. Ogni due giorni ricordate di agitare la miscela per qualche minuto. Dopo aver ultimato la macerazione, lasciate sciogliere lo zucchero nell’acqua, con ebollizione di due minuti circa. Quando sarà tiepida, potrete aggiungerlo alla miscela nel contenitore. Chiudete tutto in modo ermetico per un giorno circa.

Riponete la bevanda in un contenitore o bottiglia di vetro, e attendete. Dopo circa tre mesi potrete gustare e servire il liquore al finocchietto. Tre mesi è il lasso di tempo giusto per far riposare il preparato, in modo che gli ingredienti si mescolino tra loro in modo omogeneo e ottimale.